A Roma sepolta nelle proprie rovine
Tu cerchi Roma a Roma, pellegrino,
e proprio a Roma Roma non raggiungi:
le mura sono cadaveri lunghi
e tomba di sé stesso l’Aventino.
Dove regnava giace il Palatino;
e corrose dal tempo le monete
sembrano spese in lotte indiscrete
fra le età spente e lo stemma latino.
Ti resta il Tevere, umida corrente
che asperse la città, soltanto ruga
in cui si scava e svuota il suo presente.
Nella bellezza, roma, ala malviva,
ciò ch’era solido adesso è in fuga
e dura solo l’acqua fuggitiva.
(trad. it. di Paolo Febbraro, da “Poeta in due. Versioni italiane”, con nota introduttiva di Marco Sonzogni, Samuele editore, 2024)
Poesie 1975-2025
Appena uscito per 'Lo Specchio' Mondadori il volume, a cura di Massimo Gezzi, che raccoglie le poesie di Franco Buffoni dai suoi esordi ad oggi. Dalla nuova raccolta "La coda del pavone" pubblichiamo sette testi. IN BASSO STA LA BESTIA Due milioni di anni fa la punta estremaA nord della GroenlandiaEra ricca d’alberi e vegetazione,Persino il mastodonte vi abitava Insieme ad altre specie. Da lì provieneIl DNA più antico mai trovato,E lì risiede la nostra speranzaPer le albe del giorno dopo.E...
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