POESIA DEL GIORNO

Sonetto dei sette cinesi

Una volta il poeta di Augsburg ebbe a direche alla parete della stanza aveva appesol’Uomo del Dubbio, una stampa cinese.L’immagine chiedeva: come agire? Ho una foto alla parete. Vent’anni fanel mio obiettivo guardarono sette operai cinesi.Guardano diffidenti o ironici...

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Vedere nuda la vita

Vedere nuda la vitamentre si parla una lingua per dire qualcosa.Uscire di sera rende la vita più bellama è il poco sole obliquo la sera senza parole.Vedere nuda la vita quando c’eri con le tue cose.Adesso le cose sono sole,non c’è la promessa del tuo svegliartie...

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Essere testimoni di se stessi…

Esseri testimoni di se stessisempre in propria compagniamai lasciati soli in leggerezzadoversi ascoltare semprein ogni avvenimento fisico chimicomentale, è questa la grande proval’espiazione, è questo il male. (da "Il cielo", 1981)

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Non c’è più luce di Natale

Sono gli ultimi giorni dell’anno. Il benessereaccende, verso sera, in tutti gli uominiuna specie di follia: la smania inespressadi essere più felici di quanto siano … È sempre una speranza che dà pietà: ancheil piccolo borghese più cieco ha ragionedi averla, di...

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Ritornare qui

Ritornare qui è come risuscitaree sentirsi chiedere per quanto tempooh non molto l’inverno arriva prestoe siamo attrezzati tutt’al più per l’autunno. A questo sole che esalta i colori dei fiorie inebbria le farfalle in voli di sbiecoverso la profondità degli abissi...

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(TRE)  «È tornato il momento di uscire e osservare il cielo blu di questo pianeta. Senza sosta la pioggia lo bagna e lo allaga e il sole poi l’asciuga.        «Muovendomi così e così, sono in questa o in quest’altra posizione, conosco legami e...

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Il Natale del laico

Nel gelo del disamore…senza asinello né bue…Quanti, con le stesse suefragili membra, quantisuoi simili, in tremore,nascono ogni giorno in questaTerra guasta!… Solie indifesi, non bastaa salvarli il candoredel sorriso. La Bestiaè spietata. Spietatol’Erode ch’è in tutti...

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da “La notte”

Faust era giovane e bello, aveva i capelli ricciuti. Le bolognesi somigliavano allora a medaglie siracusane e il taglio dei loro occhi era tanto perfetto che amavano sembrare immobili a contrastare armoniosamente coi lunghi riccioli bruni. Era facile incontrarle la...

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Ho venti giorni…

Ho venti giorniper fare una rivoluzione: hoaltri venti giorni dopo la rivoluzioneper conoscermimio piccolo diario sentenziosoTana perle fresche mentile parole,un pugnochiuso le garantiscela mia più imbattibile ragione d’essere.Il nemico le strappa le vestila felicità...

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Terza lettera ad Antigone

Non ti mando la foto, ti descrivo.Sulla riva, distesi sotto il sole, vedi,i bei bagnanti, e i pueri, e il cadaverepoco discosto, soltanto dall’acqua lambito.Non fosse per i vestiti – per gli stracci –diremmo che è uno del gruppo, fra quelliridenti, uno vivo. È un...

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L’invetriata

La sera fumosa d’estateDall’alta invetriata mesce chiarori nell’ombraE mi lascia nel cuore un suggello ardente.Ma chi ha (sul terrazzo sul fiume si accende una lampada) chi haA la Madonnina del Ponte chi è chi è che ha acceso la lampada? – c’èNella stanza un odor di...

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Il confine

Mi sdraiomia moglie legge poesie di guerraci mancavano soltantoi carri armati sul letto. Le pallottolecrivellano i miei sogni.Guardo dai fori:vedo il biancore della strada innevata…se non cadesse nevepiù nitido sarebbe il confine tra lenzuolo e viale. Ora i carri...

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