I ciechi
Contemplali, anima mia: sono proprio spaventosi!
Sembrano manichini; vagamente ridicoli;
terribili, strani come sonnambuli;
dardeggiano non si sa dove i globi tenebrosi.
I loro occhi, dai quali è sfuggita la divina scintilla,
come se guardassero lontano, restano alzati
al cielo; non li vediamo mai curvare verso il selciato
con aria sognante la testa appesantita.
Attraversano così il nero sconfinato,
questo fratello del silenzio eterno. Oh, città!
Mentre intorno a noi tu canti, ridi e muggisci,
invaghita del piacere fino alla ferocia,
vedi, mi trascino anch’io! Ma, più ebete di loro,
dico: “Cosa cercano nel Cielo, tutti questi occhi?”.
(da “I fiori del male”, traduzione di Milo De Angelis)
Quaternarium
Alcune poesie da "Quaternarium" di Gianluca Furnari (Interno libri, 2024). PIANO B I.Quanto sul fondo si consuma e perdeper te, Dio, da duemilamillenni sta tentando di parlarti:droni, capsule, cielodopo cielo per l’aria fino a Tharsis,a Vega, ai protoammassigalattici – ma il sognodi averti non funziona o prenderà una vita intera, finché a luci spenteci chiami a uno a uno – gli esseridi carta, in pianto, uniti per le mani –e pronunci il verdetto. Non tu, un atomodi radon sul tuo...
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