A Roma sepolta nelle proprie rovine
Tu cerchi Roma a Roma, pellegrino,
e proprio a Roma Roma non raggiungi:
le mura sono cadaveri lunghi
e tomba di sé stesso l’Aventino.
Dove regnava giace il Palatino;
e corrose dal tempo le monete
sembrano spese in lotte indiscrete
fra le età spente e lo stemma latino.
Ti resta il Tevere, umida corrente
che asperse la città, soltanto ruga
in cui si scava e svuota il suo presente.
Nella bellezza, roma, ala malviva,
ciò ch’era solido adesso è in fuga
e dura solo l’acqua fuggitiva.
(trad. it. di Paolo Febbraro, da “Poeta in due. Versioni italiane”, con nota introduttiva di Marco Sonzogni, Samuele editore, 2024)
C’è un’altra!
Una poesia in anteprima da "C'è un'altra!" di Carola Susani, in uscita con postfazione di Tommaso Giartosio per Marietti. Trattienila nottegioiosa dell’assenza Zittisci l’allodola Già sorgeil consueto brullo E io perdo L’ombra lucentedel non.
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