Tarda estate
Gli umani si rannicchiano
come si rannicchiano gli uccelli tra gli alberi
durante un’eclissi solare:
l’ombra delle bombe
tocca la terra
Cala su tutte le passeggiate,
e il monte Milesovka, verso il quale ci siamo avviati
si fa privo di significato
Cala tra la parola io e la parola ti e la parola amo,
che finalmente dico non a mezza voce
e che ora non formano una frase
Dal ponte di ogni nuovo verso
l’ombra mi rovescia la gioia
Alla risposta del bisturi
con cui neghi la rovina nella mascella della paziente Č.,
essa cura come una domanda,
e tutta la chirurgia si fa farsa.
La gente si rannicchia
come si rannicchiano gli uccelli tra gli alberi
durante un’eclissi solare
Ma adesso non si può stare immobili,
meglio non stare immobili.
Il silenzio sotto questa eclissi solare non potrebbe essere
un pilastro
Adesso
si deve andare ancora e ancora al monte Milesovka,
dire ancora e ancora io ti amo
Adesso
afferrare la gioia
quando si rovescia dai ponti.
adesso
fermamente
negare la rovina
(traduzione di Paola Del Zoppo, da “Chi è per la rosa è contro l’ordine”, a cura di Paola Del Zoppo, traduzioni di Anna Maria Curci, Paola Del Zoppo, Sara Paolini, Elena Vitali, Interno Poesia, 2025)
Nel dopo
Sette poesie in anteprima dalla sezione d'apertura di "Nel dopo", la nuova raccolta di Marco Corsi, da poco uscita per Guanda. OGNI COSA È CHIARA Sono tornato al paese una sera d’estateuna sera come tante tra i declivi e le argille smossedi questo lago primordiale in cui resistonoborri fitti di acacie e cespi di orticaodore di neon, di conchiglie fossili, di mammut.Una sera che rende più chiara la lucese l’occhio sbatte dappertuttocome un pesce vivo sull’acciaio. La viviseziono.In quelle...
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