L’amore a Kiev
Più terribile è l’amore a Kiev che
Le magnifiche passioni veneziane. Leggere volano
Le farfalle maculandosi in coni luminosi –
In fiamme le brillanti ali di bruchi morti!
E la primavera ha acceso le candele all’aroma di castagna!
Il gusto tenero del rossetto a buon mercato,
L’audace innocenza delle minigonne,
E queste acconciature, il taglio non è proprio giusto –
Eppure immagine, memoria e segni ci emozionano ancora…
Tragicamente ovvio, come l’ultimo successo.
Morirai qui per il coltello di un farabutto,
La pozza del tuo sangue si allargherà come ruggine all’interno di una
Audi nuova di zecca in un vicolo a Tartarka.
Precipiterai qui da un balcone, il cielo,
Giù a capofitto nella tua piccola sporca Parigi
Vestita della candida camicetta da segretaria.
Non puoi distinguere i matrimoni dalle morti…
Perché l’amore a Kiev è più terribile che le
Idee del Nuovo Comunismo: gli spettri
Emergono nelle notti inebrianti
Fuori dal Monte Calvo, portando in mano
Bandiere rosse e vasi di gerani rossi.
Morirai qui per il coltello di un farabutto,
Precipiterai qui da un balcone, il cielo, dentro
Un’Audi nuova di zecca da un vicolo di Tartarka
Giù a capofitto nella tua piccola sporca Parigi
La macchia del tuo sangue si allargherà come ruggine
Su una candida camicetta da segretaria.
(traduzione di Andrew Sorokowsky)
La materia del contendere
Quattro poesie in anteprima dal nuovo libro di Giancarlo Pontiggia, "La materia del contendere", appena uscito per Garzanti. EX VOTO Scorie, lastre,e tuttele moltitudini di ori e di nomi che popolanole sabbie della mente A ogni neve che scende,vanno giù anche lorotra i cunicoli di talpa del tempo,che si dilata in dossi, affioramenti,cunette,li invadeun’acquerugiola di sonno, sottile,che trasmigraper forre, gore,camminamenti, ècome un fiumetto di verità lampanti, che all’improvvisosi...
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