POESIA DEL GIORNO
Il Natale del laico
Nel gelo del disamore…senza asinello né bue…Quanti, con le stesse suefragili membra, quantisuoi simili, in tremore,nascono ogni giorno in questaTerra guasta!… Solie indifesi, non bastaa salvarli il candoredel sorriso. La Bestiaè spietata. Spietatol’Erode ch’è in tutti...
LÀ OLTRE
Appena al di là dei castagni c’è il mondo.Da lì giunge di notte un vento in carro di nuvolee qualcuno si alza qui…Vuole portar costui oltre i castagni:«Da me c’è felce dolce e digitale purpurea da me!Appena al di là dei castagni c’è il mondo…» Allora frinisco...
La falciatrice
La falciatrice si bloccò, due volte; inginocchiandomi trovai un porcospino imprigionato tra le lame, ucciso. Era vissuto nell’erba alta del prato. L’avevo già visto e gli avevo pure dato da mangiare, una volta. Adesso avevo irrimediabilmente distrutto il suo mondo...
Il poema che da sé deduce un mondo
Ogni poesia, anche la più breve, può trasformarsi in un poema che da sé deduce un mondo, sembra che potrebbe persino esplodere, perché ovunque si nascondono smisurate riserve di meraviglia e ferocia e pazienti attendono il nostro sguardo, che le può liberare e...
De gli occhi de la mia donna si move…
De gli occhi de la mia donna si move un lume sì gentil, che dove appare si veggion cose ch’uom non pò ritrare per loro altezza e per lor esser nove: e de’ suoi razzi sovra ’l meo cor piove tanta paura, che mi fa tremare, e dicer "Qui non voglio mai tornare"; ma poscia...
Più soli
Giungemmo dove si ritrova il mare, con spiagge solitarie, onde turchine. Dai due arsenali, da tante officine, da Trieste che amiamo attraversare tutta al ritorno, sempre più lontani, e più nostri, in più deserta riviera. Sopra uno scoglio nella rossa sera seduti...
A che pagina della storia…
A che pagina della storia, a che limite della sofferenza- mi chiedo bruscamente, mi chiedo di quel suo "ancora un poco e di nuovo mi vedrete" detto mite, detto terribilmente e lui forse è là, fermo nel nocciolo dei tempi, là nel suo esercito di poveri acquartierato...
Lettera
Michelle, noi fummo uccelli che si sfiorano, frecce verso la luce, che s’inseguono gridando sempre piú in alto, fino all’estasi, sorella dell’effimero. − Non servono le immagini fra noi: dissi parole in sogno, che rendono piú breve la distanza fra i nostri corpi,...
Sempre rischiando…
Sempre rischiando assurdità e morte ogniqualvolta si esibisce in alto sulle teste della sua platea il poeta come un funambolo scala rime fino all’altissimo filo fatto di sua mano e in equilibrio sulla trave degli sguardi al disopra di un mare di facce passo passo...
Al di là
Al di là tu falci e componi Le gentil somiglianze dei fiori Al di là non è sazia Mai la tua fame di bambina Ed hai la mela e il ghiaccio vegetale, là ti punge al polso la tua bussola per indicarti la stella ch’è il tuo vero gemello; perché tu possa conoscere colli...
Tutto il mondo è vedovo
Tutto il mondo è vedovo se è vero che tu cammini ancora tutto il mondo è vedovo se è vero! Tutto il mondo è vero se è vero che tu cammini ancora, tutto il mondo è vedovo se tu non muori! Tutto il mondo è mio se è vero che tu non sei vivo ma solo una lanterna per i...
Cara, la mia bussola…
Da “Miracolo a colazione”, a cura di Damiano Abeni, Riccardo Duranti, Ottavio Fatica, Milano, Adelphi, 2006.
La gàbia del leun
La gàbia del leun l’era de aria, de aria la mia mama, quèl cappell, el brasc del mè papà l’era de aria sü la mia spalla, i mè man che streng, e aria el rìd di öcc e duls de aria de quèla vita ch’ù insugnȃ, l’azerb. Eren de aria lur, e mì, chissà, che sun stȃ, fermu a...