Rotazioni – Poeti spagnoli contemporanei /6

da | Dic 9, 2014

Tre poesie nelle traduzioni di Lorenzo Mari.

Da L’ultima distanza

ROTAZIONI

………La rotazione di un astro la comprendo con il cuore. Ci sono pietre infuocate nella notte del corpo. Sono i nomi che tracciano la loro orbita di oblio, la loro ellisse di anni e smemoratezza.

*

De La última distancia

ROTACIONES

……..La rotación de un astro la comprendo con el corazón. Hay piedras encendidas en la noche del cuerpo. Son los nombres que trazan su órbita de olvido, su elipse de años y desmemoria.

***

Inedito

CANZONE SENZA MOTIVO

A Andrés Almada

Strozzeremo la voce nei giorni bianchi
e non avremo detto nulla.
La nostra forza non è tale, l’uomo è altro.
C’è soltanto ansia di polmoni e mani
che nulla cambiano, che nulla costruiscono
– Perdura comunque un’energia,
una minuta euforia sul tetto dell’aria -.
Ci sono uccelli che cantano e s’infiammano di musica
per il puro piacere di ascoltarsi;
così noi, liberi dall’eterno,
dicendo e brillando soltanto per noi.

*

Inédito

CANCIÓN SIN MOTIVO

A Andrés Almada

Ahogaremos la voz en blancos días
y no habremos dicho nada.
Nuestra fuerza no es tal, el hombre es otro.
Sólo hay agitación de pulmones y manos
que nada cambian, que nada construyen
– Pero persiste un ánimo,
una pequeña euforia en el techo del aire -.
Hay pájaros que cantan y se prenden en música
por el puro placer de escucharse;
igual nosotros, libres de lo eterno,
diciendo y brillando sólo para nosotros.

***

Inedito

COSÍ IL SOLE

A Ana Gorría

Sarà che non sono più nostre le cose,
o che non lo sono mai state e avevamo
– come chi si tiene la fede o l’acqua tra le mani –
una forma imprudente di vivere.

Uno spillo di sole appunta ogni
millimetro del mondo come a manifestare
la dimensione esatta della perdita.

Ieri di noi sapevamo poco,
avevamo la fame e la memoria
come garanti di un dominio al di sopra
dell’infinito di tutte le cose.

Basta seguire il passaggio del sole:
percorre il nostro corpo con la stessa
durezza con cui percorre le fratte,
l’argilla bianca
o la formica sul bordo della pietra.

La nostra unica proprietà è stata forse
l’ossessiva illusione di avere e di averci.

*

Inédito

ASÍ EL SOL

A Ana Gorría

Será que ya no son nuestras las cosas,
o que nunca lo fueron y teníamos
– como quien guarda fe o agua entre las manos –
una forma imprudente de vivir.

Un alfiler de sol puntea cada
milímetro de mundo como si evidenciara
la dimensión exacta de la pérdida.

Ayer sabíamos poco de nosotros,
teníamos el hambre y la memoria
como garantes de un dominio sobre
el infinito de todas las cosas.

Basta con seguir el paso del sol:
recorre nuestro cuerpo con la misma
dureza que recorre el matorral,
la arcilla blanca
o la hormiga en el borde de la piedra.

Quizás nuestra única propiedad fue
la obsesiva ilusión de tener y tenernos.

Antonio Gamoneda, Canción errónea – Poeti spagnoli contemporanie /1
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Immagine: Opera di Renato Mambor.

Caporedattrice Poesia

Maria Borio è nata nel 1985 a Perugia. È dottore di ricerca in letteratura italiana contemporanea. Ha pubblicato le raccolte Vite unite ("XII Quaderno italiano di poesia contemporanea", Marcos y Marcos, 2015), L’altro limite (Pordenonelegge-Lietocolle, Pordenone-Faloppio, 2017) e Trasparenza (Interlinea, 2019). Ha scritto le monografie Satura. Da Montale alla lirica contemporanea (Serra, 2013) e Poetiche e individui. La poesia italiana dal 1970 al 2000 (Marsilio, 2018).