POESIA DEL GIORNO

Vedere nuda la vita

Vedere nuda la vitamentre si parla una lingua per dire qualcosa.Uscire di sera rende la vita più bellama è il poco sole obliquo la sera senza parole.Vedere nuda la vita quando c’eri con le tue cose.Adesso le cose sono sole,non c’è la promessa del tuo svegliartie...

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Anni dopo

La splendida la delirante pioggia s'è quietata,con le rade ci bacia ultime stille.Ritornati all'apertoamore m'è accanto e amicizia.E quello, che fino a poco fa quasi implorava,dall'abbuiato portico brusìoromba alle spalle ora, rompe dal mio passato:volti non mutati...

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La tentazione

Più vivo di così non sarai mai, te lo prometto.Per la prima volta vedrai i pori schiudersicome musi di pesce e potrai ascoltareil mormorio del sangue nelle galleriee sentire la luce scivolarti sulle corneecome lo strascico di un abito; per la prima voltaavvertirai la...

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Zero, V

[…] Sono l’ombra che cerca tra i detriti.Ciascuna con i suoi sette dolori, accorrono a me mille solitudini.C’è uno, crocifisso, che agonizzasu un desolato Golgota di polvere,staccato dalla croce, faccia al cielo.Così, senza la croce, sembra un uomo.Ma ecco ulula un...

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Volano (Ottetto per la madre, 7)

Volanogli spiriti affettivi di qua e di làsu noi paurosamente soli, salvatiallora dalla coltre c’ha paratoil salto. Quel cinema o quella mortela ribeviamo in piedi nei ricordidi lei ogni sera. Ossessivi.È per me esplosionesull’intera linea di fuoco, perchétroppo...

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Dimitrios

Alla tenda s'accostail piccolo nemicoDimitrios e mi sorprende,d'uccello tenue stridosul vetro del meriggio.Non torce la bocca purala grazia che chiede pane,non si vela di piantolo sguardo che fame e paurastempera nel cielo d'infanzia.È già lontano,arguto mulinelloche...

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Fuga di morte

Nero latte dell’alba lo beviamo la seralo beviamo al meriggio, al mattino, lo beviamo la nottebeviamo e beviamoscaviamo una tomba nell’aria lì non si sta strettiNella casa c’è un uomo che gioca coi serpenti che scriveche scrive in Germania la sera i tuoi capelli d’oro...

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Come cieco, con ansia…

Come cieco, con ansia, contro il temporale e la grandine, una dopo l'altra chiudevo sette finestre. Importava che non sapessi quali. Solo all'alba, tremando, con l'orrenda minuzia di chi si sveglia o muore, capisco che ho strisciato dentro il solito buio, via san...

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Limite

La donna ora è perfettaIl suo corpomorto ha il sorriso della compiutezza,l’illusione di una necessità grecafluisce nei volumi della sua toga,i suoi piedinudi sembrano dire:Siamo arrivati fin qui, è finita.I bambini morti si sono acciambellati,ciascuno, bianco...

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Generalizzando

Tutti riceviamo un dono.Poi, non ricordiamo piùné da chi né che sia.Soltanto ne conserviamo– pungente e senza condono –la spina della nostalgia. (da "Res Amissa", 1991)

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