POESIA DEL GIORNO

Coro dei superstiti

Noi superstitidalle nostre ossa la morte ha già intagliato i suoi flauti,sui nostri tendini ha già passato il suo archetto -I nostri corpi ancora si lamentanocol loro canto mozzato.Noi superstitidavanti a noi, nell'aria azzurra,pendono ancora i lacci attorti per i...

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Il cigno, II

Parigi cambia. Ma niente nella mia malinconias’è mosso. Palazzi nuovi, impalcature, pietre, vecchi sobborghi, tutto per me diventa allegoria;e i miei cari ricordi pesano come rocce. Davanti a questo Louvre, un’immagine mi opprime:penso al mio grande cigno, con i suoi...

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Discussione sulla poesia

Sedevamo sulla riva del giorno – due poeti,presi dalla discussione sulla vera poesia,ed io, che li ascoltavo in silenzio. – La poesia – affermava l’uno senza ombra di dubbio, – è semplicità. Dobbiamo sradicarla dai vorticidella complessità! Basta con le nebbie! – Al...

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Gli squali

Di noi che cosa fugge sul filo della corrente?Oh, di noi una storia che non ebbe un seguitostracci di luce, smorti volti, sperselampàre che un attimo ravvivae lo sbrecciato cappello di pagliache questa ultima estate ci abbandona.Le nostre estati, lo vedi,memoria che...

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Lettera

Padre, il mondo ti ha vinto giorno per giornocome vincerà me, che ti somiglio. Padre di magre risa, padre di cuore bruciatopadre, il più triste dei miei fratelli, padre, il tuo figliolo ancora trema del tuo tremorecome quel giorno d’infanzia di pioggia e paura pallido...

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Magari

A voi, ragazze isolate del secolocondottiere silenziose, sconosciute alla gentevoi, sulle cui labbra è morto il sorriso,voi che siete senza voce in un angolo sperduto, piegate in due,cariche di ricordi, nascosti nel mucchio dei rimpiantise tra i ricordi vedete il...

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Il resto manca

Mancavano pagineil marmo dell’epigrafeera scheggiatodue sole parolecetera desuntil resto mancantemancanti la testa e i piedie tutto il resto mancanteche testa e piedi dividecetera desunt… cetera desunt…parole sul frontone d’un tempio vuotovorticanti col vento come per...

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Anelli del tempo

Degli anelli del tempo, che si aggiungonosempre nuovi, furono alcuni così strettiche ne ricordo solo l’orrore di soffocare.In altri, larghi e informi, vagai smarritasenza un sostegno a cui aggrapparmi. I più,pallidamente indifferenti, si ammucchiavanogli uni sugli...

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Estate

C'è un giardino chiaro, fra mura basse,di erba secca e di luce, che cuoce adagiola sua terra. È una luce che sa di mare.Tu respiri quell'erba. Tocchi i capellie ne scuoti il ricordo. Ho veduto caderemolti frutti, dolci, su un'erba che so,con un tonfo. Così trasalisci...

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Elianto

Questo elianto mutato dall'acqua è il sole ch'io vado contando nelle riposte frescure della terra nelle botole dell'autunno. Camminò negli specchi e nei boschi inclinò la mia casa rese false cornici e soffitti ora non è che il fregio dell'azzurro d'un feretro, del...

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