POESIA DEL GIORNO

A Roma sepolta nelle proprie rovine

Tu cerchi Roma a Roma, pellegrino,e proprio a Roma Roma non raggiungi:le mura sono cadaveri lunghie tomba di sé stesso l’Aventino. Dove regnava giace il Palatino;e corrose dal tempo le monetesembrano spese in lotte indiscretefra le età spente e lo stemma latino. Ti...

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Chi sono?

Son forse un poeta?No, certo.Non scrive che una parola, ben strana,la penna dell’anima mia:“follia”.Son dunque un pittore?Neanche.Non ha che un colorela tavolozza dell’anima mia:“malinconia”.Un musico, allora?Nemmeno.Non c’è che una notanella tastiera dell’anima...

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Tarda estate

Gli umani si rannicchianocome si rannicchiano gli uccelli tra gli alberidurante un’eclissi solare:l’ombra delle bombetocca la terra Cala su tutte le passeggiate,e il monte Milesovka, verso il quale ci siamo avviatisi fa privo di significatoCala tra la parola io e la...

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I ciechi

Contemplali, anima mia: sono proprio spaventosi!Sembrano manichini; vagamente ridicoli;terribili, strani come sonnambuli;dardeggiano non si sa dove i globi tenebrosi. I loro occhi, dai quali è sfuggita la divina scintilla,come se guardassero lontano, restano alzatial...

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Coro dei superstiti

Noi superstitidalle nostre ossa la morte ha già intagliato i suoi flauti,sui nostri tendini ha già passato il suo archetto -I nostri corpi ancora si lamentanocol loro canto mozzato.Noi superstitidavanti a noi, nell'aria azzurra,pendono ancora i lacci attorti per i...

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Versi ad Archimede

[…] All’alba compitavo sui quaderni a quadretti.Mandavo a mente versi e teoremi. Stoltomi inebetivo di veleno e di nettare. Segnerò questi anni al principiodell’età perduta o alla finedi un’era fiacca, andròverso il tempio dei pensieri,camminerò sotto il portico degli...

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Sonetto dei sette cinesi

Una volta il poeta di Augsburg ebbe a direche alla parete della stanza aveva appesol’Uomo del Dubbio, una stampa cinese.L’immagine chiedeva: come agire? Ho una foto alla parete. Vent’anni fanel mio obiettivo guardarono sette operai cinesi.Guardano diffidenti o ironici...

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Vedere nuda la vita

Vedere nuda la vitamentre si parla una lingua per dire qualcosa.Uscire di sera rende la vita più bellama è il poco sole obliquo la sera senza parole.Vedere nuda la vita quando c’eri con le tue cose.Adesso le cose sono sole,non c’è la promessa del tuo svegliartie...

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Essere testimoni di se stessi…

Esseri testimoni di se stessisempre in propria compagniamai lasciati soli in leggerezzadoversi ascoltare semprein ogni avvenimento fisico chimicomentale, è questa la grande proval’espiazione, è questo il male. (da "Il cielo", 1981)

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Non c’è più luce di Natale

Sono gli ultimi giorni dell’anno. Il benessereaccende, verso sera, in tutti gli uominiuna specie di follia: la smania inespressadi essere più felici di quanto siano … È sempre una speranza che dà pietà: ancheil piccolo borghese più cieco ha ragionedi averla, di...

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Ritornare qui

Ritornare qui è come risuscitaree sentirsi chiedere per quanto tempooh non molto l’inverno arriva prestoe siamo attrezzati tutt’al più per l’autunno. A questo sole che esalta i colori dei fiorie inebbria le farfalle in voli di sbiecoverso la profondità degli abissi...

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(TRE)  «È tornato il momento di uscire e osservare il cielo blu di questo pianeta. Senza sosta la pioggia lo bagna e lo allaga e il sole poi l’asciuga.        «Muovendomi così e così, sono in questa o in quest’altra posizione, conosco legami e...

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