Fabio Scotto è nato alla Spezia nel 1959 ed è professore associato di Letteratura francese all’Università degli studi di Bergamo dove dirige attualmente il C.I.S.A.M (Centro Internazionale Studi sulle Avanguardie e sulla Modernità). La sua ricerca si rivolge principalmente al romanzo francese settecentesco, alla poesia francese otto-novecentesca, con particolare riguardo alla poetica delle forme brevi, alla cura critica e alla traduzione di opere letterarie francesi e francofone moderne e contemporanee di narrativa, teatro e poesia, alla storia e all’estetica della traduzione letteraria. Ha, tra l’altro, pubblicato, per la saggistica, le monografie Le Neveu de Rameau di Denis Diderot (Coopli Iulm, 1992), Bernard Noël: il corpo del verbo (Crocetti, 1995), La voce spezzata. Il frammento poetico nella modernità francese (Donzelli 2012); ha curato, con G. Catalano, il volume La nascita del concetto moderno di traduzione. Le nazioni europee fra enciclopedismo e epoca romantica (Armando, 2001); ha diretto il Cahier Yves Bonnefoy della rivista parigina “Europe” (n. 890-891, 2003) e il Colloque international di Cerisy Bernard Noël: le corps du verbe (ENS Éditions, 2008). È autore di vari studi sulla poesia francese ed è co-responsabile, con S. Genetti, della Rassegna Bibliografica Novecentesca di “Studi Francesi”. Ha tradotto e curato una trentina di volumi, tra i quali i recenti L’opera poetica di Y. Bonnefoy (I Meridiani Mondadori, 2010) e l’antologia Nuovi poeti francesi (Einaudi, 2011). E’ autore di sei raccolte poetiche, le ultime delle quali, edite da Passigli, sono Genetliaco (2000), L’intoccabile (2004) e Bocca segreta (2008), e della raccolta di prose A riva (NEM, 2009).