Verso Basilea

da | Dic 12, 2018

La tetraclordibenzodiossina
trovata nel latte
di una donna di Amburgo che abita
vicino a un inceneritore
mi attraversa la mente nell’istante
che il treno rallenta come senza perché
e un signore laconico gettato un occhio fuori
soffia Hoffmann-La Roche alla quasi assopita compagna.
Vacche brucano in fila tra lunghe strisce d’un giallo
vicinissimo a un tratto, abbacinante.
Flachs, dice il compito signore, ma sbaglia, o vede azzurro,
è Raps, colza, già l’olio adulterato
della seconda sillaba ha mietuto
vittime in Spagna.
Da un affisso una donna
invita a non prendere troppo sul serio la vita.

Caporedattrice Poesia

Maria Borio è nata nel 1985 a Perugia. È dottore di ricerca in letteratura italiana contemporanea. Ha pubblicato le raccolte Vite unite ("XII Quaderno italiano di poesia contemporanea", Marcos y Marcos, 2015), L’altro limite (Pordenonelegge-Lietocolle, Pordenone-Faloppio, 2017) e Trasparenza (Interlinea, 2019). Ha scritto le monografie Satura. Da Montale alla lirica contemporanea (Serra, 2013) e Poetiche e individui. La poesia italiana dal 1970 al 2000 (Marsilio, 2018).