Morte per acqua

da | Dic 2, 2017

Fleba il Fenicio, morto da due settimane,
Dimenticò il grido dei gabbiani, e le onde dell’alto mare

E il profitto e la perdita. Una corrente sottomarina
Gli spolpò le ossa in bisbigli. Come affiorava e affondava
Traversò gli stadi dell’età matura e della giovinezza
Entrando nel vortice. Gentile o Giudeo
O tu che volgi la ruota e guardi a sopravvento,
Medita su Fleba, che fu una volta bello e alto come te.

Caporedattrice Poesia

Maria Borio è nata nel 1985 a Perugia. È dottore di ricerca in letteratura italiana contemporanea. Ha pubblicato le raccolte Vite unite ("XII Quaderno italiano di poesia contemporanea", Marcos y Marcos, 2015), L’altro limite (Pordenonelegge-Lietocolle, Pordenone-Faloppio, 2017) e Trasparenza (Interlinea, 2019). Ha scritto le monografie Satura. Da Montale alla lirica contemporanea (Serra, 2013) e Poetiche e individui. La poesia italiana dal 1970 al 2000 (Marsilio, 2018).