“Verso casa in un paese piú tranquillo”
Non c’è un paese piú tranquillo di questo.
C’era il sole e camminavo sui ghiacci,
i grandi ghiacci aperti che il vento spazza,
ed era domenica. Allora vidi una cosa strana,
un cagnolino nero, completamente solo,
che correva piú rapidamente possibile, avanti,
allontanandosi dalla riva e verso lo spazio aperto,
dove tutto spariva come nebbia all’orizzonte.
Correva rapidissimo e senza guardarsi intorno,
ed era come un gomitolo nero sul blu lucido,
che il vento ha sollevato e porta con sé.
Rimasi fermo a lungo e lo guardai,
ma non sembrò fermarsi e infine sparí.
Non c’è un paese piú tranquillo di questo.
Maria Borio è nata nel 1985 a Perugia. È dottore di ricerca in letteratura italiana contemporanea. Ha pubblicato le raccolte Vite unite ("XII Quaderno italiano di poesia contemporanea", Marcos y Marcos, 2015), L’altro limite (Pordenonelegge-Lietocolle, Pordenone-Faloppio, 2017) e Trasparenza (Interlinea, 2019). Ha scritto le monografie Satura. Da Montale alla lirica contemporanea (Serra, 2013) e Poetiche e individui. La poesia italiana dal 1970 al 2000 (Marsilio, 2018).