Bright star

da | Ago 8, 2014

Stella lucente! Immobile vorrei
essere come te – ma non sospeso
nella notte in splendore solitario,
come eremita insonne, di natura
paziente, a contemplare con eterne
palpebre aperte il moto delle acque,
intente al loro compito solenne
e puro di abluzione dei terrestri
lidi; o per ammirare la distesa
soffice della neve che si posa
sui monti e le pianure; no – piuttosto,
per adagiarmi, immobile per sempre,
sul seno del mio amore che germoglia
chiaro, sentirne sempre il dolce ansare;
e, sempre desto, in un soave affanno,
udire all’infinito il suo respiro
tènero; e così vivere per sempre –
oppure venir meno nella morte.

(Traduzione di Luca Alvino)

*

Bright star! Would I were steadfast as thou art—
Not in lone splendour hung aloft the night
And watching, with eternal lids apart,
Like nature’s patient, sleepless eremite,

The moving waters at their priestlike task
Of pure ablution round earth’s human shores,
Or gazing on the new soft-fallen mask
Of snow upon the mountains and the moors;

No—yet still steadfast, still unchangeable,
Pillowed upon my fair love’s ripening breast,
To feel for ever its soft fall and swell,

Awake for ever in a sweet unrest,
Still, still to hear her tender-taken breath,
And so live ever—or else swoon to death.

Caporedattrice Poesia

Maria Borio è nata nel 1985 a Perugia. È dottore di ricerca in letteratura italiana contemporanea. Ha pubblicato le raccolte Vite unite ("XII Quaderno italiano di poesia contemporanea", Marcos y Marcos, 2015), L’altro limite (Pordenonelegge-Lietocolle, Pordenone-Faloppio, 2017) e Trasparenza (Interlinea, 2019). Ha scritto le monografie Satura. Da Montale alla lirica contemporanea (Serra, 2013) e Poetiche e individui. La poesia italiana dal 1970 al 2000 (Marsilio, 2018).