Ada Sirente. L’ampiezza dello spettro

da | Dic 21, 2016

Cinque poesie da Ada Sirente. L’ampiezza dello spettro di Ivan Schiavone (Oèdipus, 2016).

22/08

se accanto s’è svuotato
un grembo col progesterone
pensi che il tempo non ha mai
ragione tra il fiore e il raggio
di taglio sulla finestra chiusa
(intanto)
qualcuno cammina per strada:
una lancetta è rimasta incagliata
sul fianco – come se il tempo si fosse
piegato sul grembo a ore dodici –

*

07/09

quando i tessuti non si sono chiusi
devi tagliarli ancora con la lama
stondata del dieci: curétti pezzetti di
stoffa irrorati come quando la strada
bagnata ha bisogno di piedi
che possano farla al contrario –

*

15/10

quella paura che il
batterio entri negli
àmbiti remoti dei
parènchimi negli
angoli s’accumuli
la polvere che i
Gram positivi
t’allaccino le fìmbrie
intorno al cuore

*

(CLINICA PRIVATA)

24/10

il nuotare d’addome si calma
adesso è una palma in
un giorno senza vento –

avrei voluto che il lamento
dell’aria fra gli aghi diventasse
una voce incompleta –

però adesso la palma è seduta
sul foglio è diventata
il disegno di un muto –

*

come cerchi nell’acqua aggirarsi
tra gli universi multipli sospesi
sbrecciati come vasi sono i mondi
lasciati a somigliarsi dentro l’amnios
forse è il momento
che ogni singolo mondo
diluisca il suo tempo
che ogni vaso si rompa
– o soltanto –
la Terra ricordi

Immagine: Opera di Anish Kapoor.

Caporedattrice Poesia

Maria Borio è nata nel 1985 a Perugia. È dottore di ricerca in letteratura italiana contemporanea. Ha pubblicato le raccolte Vite unite ("XII Quaderno italiano di poesia contemporanea", Marcos y Marcos, 2015), L’altro limite (Pordenonelegge-Lietocolle, Pordenone-Faloppio, 2017) e Trasparenza (Interlinea, 2019). Ha scritto le monografie Satura. Da Montale alla lirica contemporanea (Serra, 2013) e Poetiche e individui. La poesia italiana dal 1970 al 2000 (Marsilio, 2018).