Insieme ancora

da | Ott 29, 2022

Mi ricordo, ma cos’è ricordarsi?
Rapido l’allargarsi del nulla nella clessidra.
La memoria è questo pozzo. Attorno, l’estate,
La gariga è deserta. Sono qui,
Sollevo il coperchio di ferro arrugginito
Dall’acqua di un altro secolo, di un altro cielo,
Mi chino, si tu,
Il sorriso di tanti anni in questa notte.
[…]
Che volevamo?
Soltanto conservare un senso alle parole.
Erano la nostra coppa, il linguaggio,
La innalzo per voi e con voi,
Sono le vostre voci, questi echi confusi
Sotto una volta, oscura, poi questo silenzio?
[…]
Ma si getta un bambino in fondo a un pozzo,
Questa line a di schiuma? Parlare, tradire.
Tradire, poiché significa continuare a voler vivere
Perfino felice, a volte. E questi istanti
Sono belli, non è vero? Bella la luce
Che avvolge, a sera,
Questi mandorli che avevamo piantato,
Ah, amica mia,
Credo, quasi so
Che la bellezza esiste e significa. Credo
Che abbia ancora senso far nascere,
Attesto che le parole hanno diritto al senso.
[…] 

(da “Insieme ancora”, a cura di Fabio Scotto, Il Saggiatore, 2022)

Yves Bonnefoy (1923-2016) è stato professore emerito al Collège de France di Parigi, poeta, prosatore e saggista. Ha tradotto Shakespeare, Donne, Keats, Yeats, Petrarca, Leopardi, Pascoli ed è autore di studi fondamentali sulla poetica e sull'arte. Ritenuto oggi il massimo poeta francese vivente, più volte candidato al Nobel per la letteratura, ha ricevuto prestigiosi riconoscimenti internazionali. In Italia ha pubblicato diverse raccolte: Movimento e immobilità di Douve (1969), Ieri deserto regnante (1978), Pietra scritta (1985), Nell'insidia della soglia (1990), Quel che fu senza luce. Inizio e fine della neve (2001), Le assi curve (2007), L'ora presente (2013). Il volume L'opera poetica, a cura di Fabio Scotto, è apparso nei Meridiani Mondadori nel 2010.