
da Yves Bonnefoy, “Lo sparso, l’indivisibile”, in “Nell’insidia della soglia”, trad. D. Grange Fiori, Einaudi, Torino 1990 Sì, per il corpo Nella dolcezza che è cieca E niente chiede ma reca a termine. E ai suo vetri il fogliame è più vicino In più chiari alberi. E riposano i frutti Sotto l’arco dello specchio. E …