Francesco Piccolo inaugura un nuovo spazio fisso di nuoviargomenti.net. Ogni settimana verrà chiesto a uno scrittore di stilare una classifica di cinque nomi su un tema scelto dalla redazione. Aprono: i cattivi. L’elenco dei villains scelti da Piccolo è completato dai profili dei malvagi, preparati per l’occasione dai redattori del sito.

 

1. Belfagor

2. M. Il mostro di Düsseldorf

3. Goblin

4. Carmen

5. Daniel Passarella

 

Belfagor. Divinità moabita, il suo culto è assimiliato a quello del Dio Sole, identificabile con il caldeo Baal e il Cananeo Moloch – e forse addirittura con Saturno/Crono. Più tardi, la demonologia cristiana lo inserì tra i sette principi dell’Inferno. In questa veste è protagonista della novella satirica Belfagor arcidiavolo (o Il demonio che prese moglie) di Niccolò Machiavelli, in omaggio alla quale Luigi Russo chiamò proprio “Belfagor” la rivista letteraria da lui fondata il 15 gennaio 1946. La sua presenza in questa classifica, però, è probabilmente da ricondurre a Belfagor – Il fantasma del Louvre, sceneggiato televisivo francese del 1965, trasmesso dalla RAI un anno più tardi (6). Chi lo vide all’epoca lo ricorda come una delle esperienze più terrorizzanti di tutta la propria vita. (C.C.)

 

M il mostro di Düsseldorf. Quale figura più di un assassino di bambini può simboleggiare il male assoluto nella nostra epoca? Nel grande film di Fritz Lang M. il mostro di Düsseldorf, il protagonista Hans Beckert è un killer seriale ossessionato dalla sua stessa psiche, e riunisce in sé la dialettica tra individuo singolo dove convivono bene e male e il meccanismo sociale, che del singolo accetta l’umano e rifiuta l’inumano, rimuovendolo e pretendendone l’estirpazione. Beckert è l’incarnazione stessa del male che è vivo e pulsante nell’inconscio anche prima che la nuda realtà si manifesti nell’omicidio vero, concreto, e dell’omicida con un nome e un volto, come testimonia la filastrocca cantata dai bambini durante i loro giochi nella prima sequenza del film “Scappa scappa monellaccio, se no viene l’uomo nero, col suo lungo coltellaccio, per tagliare a pezzettini… proprio te!” Quel male sotterraneo non avrebbe mai potuto avere un volto migliore di quello di Peter Lorre, ambiguo, docile all’apparenza con i suoi occhi gradi e acquitrinosi e lo sguardo contraddistinto da una minutezza e da un’umiltà sospette, destinate a deformarsi in brutalità e malvagità assolute, imperscrutabili, a cui non è possibile contrapporre difesa. (F.P.)

 

Goblin o Green Goblin. Chimico geniale, miliardario e schizofrenico, ottiene capacità sovrumane (forza, velocità, resistenza, fattore rigenerante) grazie a un composto successivamente noto come “formula del Goblin”. Diviso tra due personalità – l’industriale vedovo e padre di Harry, figlio amatissimo, e il supercriminale in tutina verde che cerca di assumere il controllo della malavita di New York – le sue strade si incrociano con quelle dell’Uomo Ragno di cui diviene la nemesi fino a occupare, indiscutibilmente, il primo posto in quella che i fan chiamano “rogues gallery” (o “galleria dei cattivi”) di Spider-Man (3). Dopo numerose nefandezze, la più celebre e terribile delle quali è l’assassinio di Gwen Stacy, il grande amore di Peter Parker, in un indimenticato albo del 1973. Poco dopo, nella conseguente battaglia con l’Uomo Ragno apparentemente muore, impalandosi accidentalmente con il proprio aliante. Più di venti anni più tardi, nel 1996, apprendiamo che non era morto ed era rimasto a tramare nell’ombra per distruggere il suo grande nemico. Dieci anni dopo e indubbie doti intellettuali e capacità manipolatorie lo portano a diventare il capo dello S.H.I.E.L.D., la più importante organizzazione non governativa dell’universo Marvel, dimettendo il costume da Goblin a favore dell’Armatura di Iron Patriot e facendo passare non pochi guai a tutti i supereroi. Ma il suo “regno oscuro” è di breve durata. Protagonista del primo film sull’Uomo Ragno, interpretato da un Willem Dafoe in splendida forma, il suo arsenale comprende delle strane e letali bombe a forma di zucca. La classifica dei più grandi villains di ogni epoca dell’IGN (già acronimo per “Imagine Games Network”) lo vede al tredicesimo posto. (C.C.)

 

«Giammai Carmen cederà!
Libera è nata e libera morirà!»

Carmen non è cattiva e che la disegnano così. George Bizet d’altronde chiosava “come musicista vi dico che se si dovessero sopprimere l’adulterio, il fanatismo, il crimine, il male, il soprannaturale, non ci sarebbe più materiale per scrivere una sola nota”. In effetti, a parte il soprannaturale – sulla cui presenza si può discutere – l’adulterio, il fanatismo, il crimine e il male sono temi presenti e ricorrenti sia nella lunga novella Carmen di Proser Mérimée che nella versione opera comique di Bizet – quattro parti la novella di Mérimée, quattro atti l’opera di Bizet. Mérimée, come già Svetonio, comincia dicendo che la storia di Carmen gli è stata raccontata personalmente durante un viaggio in Spagna nel 1840. Lì incontra Don José, la guida lo avverte subito che Don José è un criminale, Mérimée fa orecchie da mercante e la notte suggerisce a Don José di scappare perché la guida ha intenzione di denunciarlo. A Cordova, Mérimée – molto prima della signora Fletcher – incontra anche Carmen che, da buona zingara, gli predice la sorte. Don José, restituisce il favore d’avvertimento a Mérimée allontanandolo da Carmen. Carmen è contrariatissima. Mesi dopo, Mérimée scopre che Don Jose sta per essere giustiziato. Va a fargli visita e ascolta il racconto della sua vita. Don Jose ha ucciso praticamente tutti gli uomini di Carmen, o comunque li ha uccisi a causa di Carmen. A un certo punto, Don Jose la supplica di emigrare con lui in America, ma Carmen rifiuta, affermando di sapere che lui la ucciderà, ma di voler rimanere libera fino all’ultimo. Don Jose la pugnala e si costituisce. Nella quarta parte ci sono appunti sugli usi e costumi degli zingari. Come Adelaide in Dramma della gelosia – tutti i particolari in Cronaca di Ettore Scola (1970 con Monica Vitti, Marcello Mastroianni e Giancarlo Giannini), Don José potrebbe dire «Sì, amo riamato Carmen e la appartengo!» Carmen è cattiva perché è libera oppure Carmen è cattiva perché fa impazzire gli uomini. Anzi, un solo uomo, Don José. (C.V.)

[image] Manifesto della prima rappresentazione della Carmen

[text] Carmen di Prosper Mérimée (in inglese)

Audiolibro di Carmen in francese

[text] Libretto della Carmen di George Bizet

[text] Did Carmen really come from Russia? (With a little help from Turgenev?)

 

Daniel Passarella è nato a Chacabuco il 25 Maggio del 1953, ed è stato uno dei più forti difensori del calcio argentino e mondiale. Il suo soprannome da calciatore era “El Caudillo” come Francisco Franco, Trujillo e Peron,  che in spagnolo significa comandante in capo, duce, ruolo guadagnato sul campo per il carisma anatomico espresso dal suo sguardo, il carattere dominante e la cattiveria agonistica. Campione del mondo nel 1978 in uno dei tornei mondiali più controversi della storia (trionfo casalingo dell’Argentina durante la dittatura di Videla), nel 1982 fu acquistato dalla Fiorentina e nel 1986 passò all’Inter per un miliardo di lire, e in Serie A si mostrò degno della sua fama alternando grandi prestazioni e squalifiche, come quando durante un Sampdoria-Inter del 1987 colpì con un calcio il raccattapalle Maurizio Piana che ritardava la restituzione del pallone: il gesto gli costò sei giornate di squalifica, poi ridotte a cinque. Passarella è il secondo difensore della storia del calcio per numero di reti realizzate, 178 di cui 22 in Nazionale, appena dietro un altro “cattivo” come Ronald Koeman autore di ben 207 gol. Diego Maradona, che di Passarella fu compagno di nazionale oltre che antagonista per il ruolo di capo carismatico dello spogliatoio, ne attacca spesso il temperamento dicendo di lui che “é un uomo che non riflette”  pur riconoscendo che sul campo Passarella “era il miglior difensore che abbia visto, colpiva di testa in tutte e due le aree meglio di chiunque altro”. Attualmente Daniel Passarella è il presidente del club in cui è cresciuto, il River Plate. (G.L.D.A.)