Tra le voci più significative della poesia italiana contemporanea, Milo De Angelis (Milano, 1951) vive a Milano dove insegna in un carcere. La sua prima raccolta di poesie, Somiglianze, risale al 1976 (Guanda). Seguono Millimetri (Mondadori, 1983), Terra del viso (Mondadori, 1985), Distante un padre (Mondadori, 1989), Biografia sommaria (1999), Tema dell’addio (Mondadori, 2005), vincitore del Premio Viareggio 2005, Quell’andarsene nel buio dei cortili (Mondadori, 2010), Incontri e agguati (Mondadori, 2015). Nel 2008 le sue poesie sono state raccolte nell’Oscar Poesie con introduzione di Eraldo Affinati. Tra le sue opere in prosa, La corsa dei mantelli (Guanda, 1979; poi Marcos y Marcos, 2011) e Poesia e destino (Cappelli, 1982). E’ stato anche traduttore dal francese di Racine, Baudelaire, Blanchot, Drieu La Rochelle, e dal greco e dal latino di Eschilo, Virgilio, Lucrezio, dell’Antologia Palatina e di Caludiano.