Auguri Dino Risi. Mi sarebbe piaciuto ballare come Fred Astaire.

da | Dic 23, 2013 | Senza categoria

Oggi è il compleanno di Dino Risi e ci piace ricordarlo con un estratto dalla sua bella biografia, I miei mostri (Mondadori), che è pienissima: c’è il compagno di banco del liceo Berchet, Luciano Emmer; Dino studente di Medicina, col suo «stage» al manicomio di Voghera; c’è l’unica ginnastica che faceva, «la spremitura manuale delle arance»; gli attori per i quali inventava battute come «Tra noi non c’è mai stato un sei per otto quarantotto»; e una lista di cose che, a ottantasette anni, gli sarebbe piaciuto fare.

«Mi sarebbe piaciuto incontrare una ragazza tedesca con una bottiglia di latte in mano a Berlino nel 1945.

Conoscere quella bella ragazza ebrea vista mentre visitavo la casa di Anna Frank ad Amsterdam.

Avvicinare la brasiliana che rideva leggendo una lettera seduta vicino al mare sulla sabbia di Ipanema.

Mi sarebbe piaciuto ricevere una lettera d’amore dalla fidanzata norvegese di un mio amico di Firenze.

Essere baciato da una studentessa americana nel Tunnel dell’Amore di Disneyland.

Dare un passaggio a una autostoppista sulla tangenziale di Stoccolma.

Portarmi a letto una ragazza in divisa dell’Esercito della Salvezza a Chicago.

Avere un’avventura con una lanciatrice del martello durante le Olimpiadi di Sidney.

Dire a una ragazza incontrata in treno che il libro che sta leggendo appassionatamente l’ho scritto io.

Rapinare una banca.

Somigliare a Richard Gere.

Suonare il pianoforte a orecchio.

Essere ferito in guerra e ricoverato in un ospedale dove una bella infermiera si innamora di me come accade a Hemingway sul fronte italiano nella Prima guerra mondiale.

Essere processato per un delitto che non ho commesso e assolto grazie alla difesa di un’avvocatessa dagli occhi verdi e i capelli rossi.

Convincere Marilyn Monroe a rinunciare all’idea del suicidio, portarla con me in Italia in parrucca nera e scarpe basse e trascorrere con lei due settimane di sogno in una pensione di Rimini con vista sul mare.

Mi sarebbe piaciuto ballare come Fred Astaire.

Conoscere i nomi delle piante.

Risolvere una equazione di terzo grado.

Vincere un quiz milionario.

Prendere a pugni Tyson e aiutarlo a rialzarsi.

Scalare la parete nord dell’Eiger.

Camminare su una corda tesa sopra le cascate del Niagara.

Far ridere la principessa Soraya.

Mi sarebbe piaciuto sparare a Hitler.

Cantare alla Scala.

Fare giochi di prestigio.

Correre i cento metri in nove secondi netti.

Avere la classe di Cary Grant.

Farmi ibernare.

Andare su Marte.

Risolvere il teorema di Fermat.

Viaggiare nel tempo.

Volare.»

(Natalia La Terza)

Mario de Laurentiis (Napoli 1969 – Segrate 2666).