La fronte

da | Lug 28, 2018

Fronte spaziosa e alta, fronte lampante e aperta,
Compatta e liscia, di bel crine coperta
Fronte, chiaro e sereno firmamento
Del parvo mondo sì che dal suo moto
Del corpo è governato il rimanente
E al suo volere ogni altro arto concorda:
Tale che se lo turba qualche nube
Vedo ragnarsi di minute rughe
E dalla parte che all’occhio si espone
Pare che là venga sorgendo il sole,
Fronte levata su questa tonda sfera
Di intelletti ricolma e di sapere.
Fronte d’imperio sul corpo prominente
Come chi nulla se non l’onta paventa.
Limpida fronte ove sia dato leggere
Le leggi che l’amore volle scrivervi.
Tu sei, o fronte, una tabula illesa
Ove mia vita è e mia morte palese!

Maurice Scève, traaduzione di Vittorio Sereni

Caporedattrice Poesia

Maria Borio è nata nel 1985 a Perugia. È dottore di ricerca in letteratura italiana contemporanea. Ha pubblicato le raccolte Vite unite ("XII Quaderno italiano di poesia contemporanea", Marcos y Marcos, 2015), L’altro limite (Pordenonelegge-Lietocolle, Pordenone-Faloppio, 2017) e Trasparenza (Interlinea, 2019). Ha scritto le monografie Satura. Da Montale alla lirica contemporanea (Serra, 2013) e Poetiche e individui. La poesia italiana dal 1970 al 2000 (Marsilio, 2018).