I
Guardano alcuni, lenti.
Tranquilli, bruni, quasi minerali,
son vita, simile alla pietra, e cantano.
Canta la pietra, canta chi ha vissuto.
Ignorano i minerali tranquilli
che sia morte, e il loro bruno ardore geme in ombra.
Coloro che van lenti son giovani. Ce ne sono di tristi
giacché tristezza è giovinezza, o il bacio.
Son numerosi, come i baci, e al labbro
il sole, senza bruciarlo, si sposa.
Nelle labbra carnose vive il giorno.
La notte li attraversa: ne è le ombre.
Passano lenti e rapiscono aura.
Si fa strada la gioventù, se vuole.
Oh l’assoluta gioventù. Son molti,
son come il mare, giungono come onda.
Le loro onde giungono. Continuo un mare, senza fine, [placa
la sete della sabbia o mondo. Ed essi
son acque lente ma sicure
ed amano
come la sabbia bacia chi la strugge.
Mare, il mare. Bruciò la gioventù che non ha arso.
E sulla sabbia resta l’acqua lucida.
II
Invisibili, altri son chi vive,
chi ride. Sono i corpi che trascorrono.
Li rivela la luce. Luce piena,
luce abitata. Non il raggio del sole che arde e fugge,
bensì quello che indugia nella carne
con l’uomo intero in un lucente serpere.
Tutta la vita è luce, che serpeggia
nel raggio: son le generazioni luminose
che furono ma vivono, ma esistono.
E nella luce, fatte luce, giungono
come la stessa gioventù del mondo.
III
Altri giovani vedi. Quelli non
morti perché non nati.
Pensati solamente.
Non nella notte o idea,
nell’alba l’immagine loro
come il loro pensiero
stanno, sono. La luce
felice ancora, non toccata,
poiché
non macchia chi non nacque. Luci tutto,
supposti: oh pensiero immacolato.
Belli, come l’intatto pensiero soltanto:
un balenare.
Maria Borio è nata nel 1985 a Perugia. È dottore di ricerca in letteratura italiana contemporanea. Ha pubblicato le raccolte Vite unite ("XII Quaderno italiano di poesia contemporanea", Marcos y Marcos, 2015), L’altro limite (Pordenonelegge-Lietocolle, Pordenone-Faloppio, 2017) e Trasparenza (Interlinea, 2019). Ha scritto le monografie Satura. Da Montale alla lirica contemporanea (Serra, 2013) e Poetiche e individui. La poesia italiana dal 1970 al 2000 (Marsilio, 2018).