Non c’è paradiso

da | Nov 30, 2016

Io non riesco a udirla la musica dell’essere.
Non ebbi in sorte, io, il potere d’immaginarla.
S’alimenta il mio amore a un non amore.
Avanzo sol se m’attizza il suo rifiuto.
Con sé mi porta sulle sue ampie braccia di nulla.
Il suo silenzio mi separa dalla mia vita.

Essere che serenamente arde e ch’io assedio.
Quando sto per attingerlo finalmente negli occhi
già la sua fiamma i miei ha scavato, e io sono cenere.
Che importa, poi, il bisbiglio del poema.
È il nulla, quello, mica il paradiso.


Il n’y a pas de paradis

Je ne peux entendre la music de l’être.
Je n’ai reçu le pouvoir de l’imaginer.
Mon amour s’alimente à un non-amour.
Je n’avance qu’attisé par son refus.
Il m’emporte dans ses grands bras de rien.
Son silence me sépare de ma vie.

Être sereinement brûlant que j’assiège.
Quand infin je vais l’atteindre dans les yeux,
sa flamme a déjà creusé le miens, m’a fait cendres.
Qu’importe après, le murmure du poème.
C’est néant cela, non le paradis.

Caporedattrice Poesia

Maria Borio è nata nel 1985 a Perugia. È dottore di ricerca in letteratura italiana contemporanea. Ha pubblicato le raccolte Vite unite ("XII Quaderno italiano di poesia contemporanea", Marcos y Marcos, 2015), L’altro limite (Pordenonelegge-Lietocolle, Pordenone-Faloppio, 2017) e Trasparenza (Interlinea, 2019). Ha scritto le monografie Satura. Da Montale alla lirica contemporanea (Serra, 2013) e Poetiche e individui. La poesia italiana dal 1970 al 2000 (Marsilio, 2018).