TLC

da | Apr 24, 2025

Sette poesie in anteprima da “TLC” di Federica Defendenti (Industria&Letteratura, 2025).

 

WUNDERKAMMER (PROBLEM-POSING)

cercando in ogni modo il tu
nel cloud da cancellare, la furia
delle immagini.
compari che ti sposti adesso con la mano
ti copri il viso:
un video in verticale di nascosto al civico
mentre sali le scale con la camicia in lino che svolazza.
finito i giga di memoria per le cose serie, come sempre,
ma pensare di sciogliere in acido del bin
eliminare le tracce senza backup su hard-disk e pure lì:
indietro e avanti a 120hz lo schermo
tra kebab insegne screenshot foto fatte
per dirti dove stavo e questa roba
non ci riesco a dirgli addio non so perché

 

*

vorrei proiettarti sulla parete bianca
vederti in realtà aumentata,
ma resti off-screen, come t’immagino.
occhio appagato sì ma resta l’ellissi tattile, uditiva.
neanche la tua voce è tua in un messaggio vocale
pure registrata con quell’app dolby sound
per una risoluzione lossless hi-fi premium stile.
da audiofilo le cuffie over-ear;
a ogni videochat allargo lo schermo.
cercando l’uno a uno sembra di averti qui mento

 

*

FREQUENT ASKED QUESTIONS

come riprendere il filo del discorso, adesso
con te che torni in treno aereo flixbus tgv
o con un sms a risparmio.
dici c’è un filo che ci lega ma è il contratto della fibra
che scorre sotto il marciapiede lì in banlieue fino a milano.
il sito nelle faqs non ha mai quella che cerco:
se arrivi o no l’adsl, quanti tubi sottoterra,
in quanto tempo il bit fa questi novecentonovanta chilometri
perché mi arrivi qui con un saltello, un affondo,
uno slancio qualunque e ti ritrai
cosa vuoi da me da tutto dalla vita vorrei scrivere su cerca.
è una cosa che non smettiamo mai di chiederci

 

*

70-300

in campo lungo tu in t-shirt ti premi al muro,
ti stringi nelle spalle, tutto quel vento
ti riga di pioggia, guardi dritto
con le mani nelle tasche.
è l’immagine che più spesso
pure in sogno resta uguale.
tutto il resto si remixa, e come adesso poi
(in asse
le frasi giustapposte il gap di sfondo
predefinito che le allontana
quando ci ripenso sterminato si allunga
a dismisura tra un messaggio
e l’altro; in tele ti rileggo
tu contro un fondo bidimensionale
ti premi tra le righe) riporta al principio

 

*

ABIOGENESI

sopra all’illustrazione in impact:
i was born in the wrong generation
fa sempre ridere.
con l’immagine del libro di scienze delle elementari
le facce di quei mostri,
bestie con l’asterisco ipotizzate
in ghigni che somigliano a certi villain da cartoon:
identica l’aspettativa sul superare un qualche limite
uscire dall’acqua, poi fossilizzarsi

 

*

ANDROIDI

di cosa parliamo quando parliamo
di lavoro,
un passo avanti e uno indietro il piano del futuro
contraddicendoci.
con l’incrocio delle agende è facile mentirsi,
facile il falso in bilancio della giornata.
si va per tentativi ed errori dopotutto,
quello che conta è non fermarsi
anche a casa davanti alla cena alla tivvù al cell
a una qualsiasi immagine codificata:
fissare tutto come una cometa immobile che ci dica dove stiamo andando

 

*

2008

ieri l’altro in cortile dove avete due case separate
da quella di un cugino con cui fate da anni
la lotta alla proprietà come americani di middle class
è arrivata la posta:
una serie di buste rosse di natale ma è marzo.
savethechildren, actionaid, non so cos’altro ma una serie immensa
di adozioni a distanza colla pensione di nonno ignaro
e con tua madre over cento le abbiamo aperte e contattato
le agenzie una per una per una. dall’altro lato
a ogni chiamata signora ma servono i soldi,
anche a noi, spiace dirlo, per mettere agli altri che mancano una badante.
dopo l’alcol le sigarette i pranzi in rosticceria ogni giorno
adesso pure i ragazzini li abbiamo depennati.
il conto almeno non è più in rosso
(e tu motivavi tutto questo con la crisi del duemilaeotto)