Piccola immagine

da | Apr 4, 2022

Cinque poesie dal volume che raccoglie tutte le poesie di Cosimo Ortesta, a cura di Jacopo Galavotti, Giacomo Morbiato e Vito M. Bonito, da poco uscito per Argo libri.

 

[Ognuno sa cosa è meglio per sé.]

Ognuno sa cosa è meglio per sé.
Qui viviamo senza più meravigliarci
anche se a volte un verdeturchese
raddoppia il battito del cuore.
Lasciamo in pace non disturbiamo
il suicida: una terra di acquitrini e animali
trattiene ogni ombra
levità delle foglie già piagate e marcite.
Nessun grano di polvere va perduto.

 

 

[Piccola immagine che vidi clandestina]

Piccola immagine che vidi clandestina
da un confine all’altro o cara immagine
pellegrina – che cosa ti scolora
per chi ti spegni?
Da anni in un miraggio
ti allarmi e al male inclini.

 

 

[Del Correggio la dolcezza immaginando]

a Attilio Bertolucci

Del Correggio la dolcezza immaginando
la tinta dei contrasti, quasi avorio
nel primo attacco dell’inverno come
se fossero esistite
già nel dolore per la morte
di una bambina
nella voglia improvvisa di parlarne
che non è proprio dolore
e intanto si dirama e non è più
come prima – superstite stupore
pianto tepore della voce sempre uguale
in lei tua sorella maggiore.

 

 

STELLA

Giusta e desiderata invecchiando
altra speranza non c’è
se non proprio questa che muore
e viene sepolta
nel battito minaccioso del cuore
nel flusso mutevole del sangue
nel riverbero nell’improvvisa inclinazione
dello spazio che annega tranquillamente
senza badare alla terra e alle sue forme.

Stella su stella fino alla stella del mattino
illumina questa nudità che parla
libera e fredda incrostata d’oro
e di sapori densi nel buio pungente
tutt’intorno ombra su ombra
immagine e non persona. Immagine
di persona umanamente desiderata ma non amata.

 

 

[Con rinnovato sangue in questa tarda pluralità]

Con rinnovato sangue in questa tarda pluralità
séguita a dare fiore e frutto
la prima ferita d’amore.
Non l’equilibrio è raggiunto
tra luce e ombra l’equilibrio accade
aspro sfiorando l’uomo che non si consola
spettro che cede a una passione
senza capirla

Violento e ordinato il mostro non riposa più
studia se stesso
aspetta più cose dal sonno
non dalla veglia

Il tempo dei bambini com’è noto
scorre lento

Tutto a lungo andare diventa carne obbediente
pensieri che non si smette più di ricordare.