Dacia Maraini nasce a Fiesole, figlia dello scrittore e antropologo Fosco Maraini, la madre, siciliana, Topazia appartiene all’antica famiglia degli Alliata di Salaparuta. Dopo un’infanzia travagliata, segnata dalla prigionia in un campo di concentramento in Giappone e dalle difficoltà economiche, a diciotto anni si trasferisce dalla Sicilia a Roma, proseguendo gli studi ed arrangiandosi con lavori diversi. Fonda insieme ad altri giovani una rivista letteraria “Tempo di letteratura” e inizia ben presto a collaborare con altre riviste letterarie.
Nel corso degli anni Sessanta, oltre alla pubblicazione dei suoi primi romanzi, inizia a occuparsi di teatro fondando, insieme ad altri scrittori, il Teatro del Porcospino, in cui si rappresentano solo novità italiane, da Parise a Gadda, da Tornabuoni a Moravia. Segue, nel 1973, la fondazione del Teatro della Maddalena, la prima compagnia teatrale interamente femminile.
È stata sposata per 4 anni col pittore Lucio Pozzi. Dopo il divorzio ha convissuto con Alberto Moravia, accompagnandolo nei suoi viaggi in giro per il mondo..
Oggi vive e scrive a Roma.
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Dacia Maraini esordisce nel 1962 con il romanzo La vacanza. Seguono L’età del malessere (1963), Memorie di una ladra (1973), Donna in guerra (1975), Isolina (1985, Premio Fregene 1985, ripubblicato nel 1992;), La lunga vita di Marianna Ucrìa (1990, Premi: Campiello 1990; Libro dell’anno 1990; tradotto in diciotto paesi), da cui è stato tratto il film di Roberto Faenza Marianna Ucrìa, Voci (1994, Premi: Vitaliano Brancati – Zafferana Etnea 1997; Città di Padova 1997; Internazionale per la Narrativa Flaiano 1997).
Dalla seconda metà degli anni Sessanta scrive molti testi teatrali, tra i quali: Maria Stuarda (1975, rappresentato in ventidue paesi), Dialogo di una prostituta con un suo cliente (1978, rappresentato in venti paesi), Stravaganza (1987), Veronica, meretrice e scrittora (1991), I digiuni di Catarina da Siena (1995), A piedi nudi (2007).
La prima raccolta di versi, Crudeltà all’aria aperta, è del 1966, seguiranno: Donne mie (1974), Mangiami pure (1978), Dimenticato di dimenticare (1982), Viaggiando con passo di volpe (1991, Premi: Mediterraneo 1992; Città di Penne 1992), Se amando troppo (1998).
Nel 1980 ha scritto in collaborazione con Piera Degli Esposti, Storia di Piera, nel 1986 Il bambino Alberto, nel 1987 La bionda, la bruna e l’asino, nel 1993 Bagheria (Premi: Rapallo-Carige 1993; Scanno 1993; finalista allo Strega 1993; Joppolo 1994; tradotto in cinque paesi) e Cercando Emma, nel 1996 un libro per ragazzi Storie di cani per una bambina e nel 1998 ha ripubblicato E tu chi eri? 26 interviste sull’infanzia (1973).
I grandi temi sociali, la vita delle donne, i problemi dell’infanzia sono ancora al centro delle sue opere più recenti: Un clandestino a bordo (1996) e la raccolta di racconti Buio (1999) che ha vinto il Premio Strega.
Nel 2002 ha pubblicato La nave per Kobe, in cui rievoca l’esperienza infantile del viaggio in Giappone, e Amata scrittura. Laboratorio di analisi letture proposte conversazioni, (Bur).
Gli ultimi libri
Nel 2004 pubblica il romanzo Colomba, Rizzoli, ispirato ai boschi e alle montagne abruzzesi dove si ritira a scrivere per sei mesi l’anno.
Nel 2008 esce Il treno dell’ultima notte, Rizzoli, un ambizioso romanzo storico sulla Shoa, in cui si racconta anche della rivoluzione ungherese del ’56.
Nel 2009 l’editore Rizzoli pubblica La ragazza di via Maqueda collezione di racconti divisa in tre parti: nella prima di racconta della Sicilia, nella seconda si racconta Roma e nella terza si narra dell’Abruzzo.
Nel 2010 esce un libro sul viaggio, La seduzione dell’altrove, sempre per Rizzoli.
Nel 2012 pubblica L’amore rubato raccolta di racconti sul tema della violenza contro le donne.