Voze
Voze, che sciacqui al sole la miseria
delle tue poche case, ammonticchiate
come pecore contro l’acquazzone;
e come stipo di riposti lini
sai di spigo, di sale come rete;
– nell’ombra dei tuoi vichi zampa il gallo
presuntuoso; gioca sulla soglia
il piccolo, con dietro il buio e il freddo
della cucina dove su ramaglie
una vecchia si china ad attizzare;
sulle terrazze splende il granoturco
o rosseggia la sorba; nel coltivi
strappati all’avarizia della roccia
i muretti s’ingobbano, si sbriciola
la zolla, cresce storto e nano il fico –
in te, Voze, m’imbatto nel bambino
che fui…
Testimoni
Sette poesie in anteprima da "Testimoni" di Emanuele Franceschetti, uscito con prefazione di Massimo Gezzi nella collana 'licenze poetiche' di Aragno e vincitore del Premio Subiaco Città del Libro. (INTROITUS) La memoria coltiva la sua lingua.Dal fondo si riversa un sillabario,cose insepolte che ancora significanodietro la soglia incerta del visibile.C’è un nome che non puoi dimenticare:i vivi e i morti restano indivisinell’equivoco del tempo lineare.La vita si contamina, persiste....
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