Estate
Io risorgerei e dentro un sogno avanzerei –
Non molto lontano, non molto lontano – e allora
Nuovamente giacerei in mezzo al prato soleggiato,
E cadrei addormentato fino a notte-fatta o fino alla prossima alba.
Dentro un sonnambulismo auto-sufficiente camminerei;
Cercherei una nuova consolazione e sarebbe difficile accontentarmi –
Lontano in un campo vicino un’oasi alberata,
Durante tutta l’estate in mezzo all’erba e alla felce.
I boschi dovrebbero essere dappertutto,
E il prato silente, e i pascoli immensi,
Altrimenti non potrei godere un così prolungato riposo!
Io non potrei dormire se i carri fossero fuori!
(traduzione di Massimo Ridolfi)
L’arte di non credere a nulla
Cinque poesie in anteprima da "L'arte di non credere a nulla" di Raoul Schrott, appena uscito nella traduzione dal tedesco di Federico Italiano per Crocetti. LA FOTOGRAFA gli occhi ti diventano di ghiaccio · mi guardano attraverso le lentidell’obiettivo e si mettono in posa – il sorriso stortoespressivo o pieno d’anima · sciocco · come disinteressati assentidavanti all’eternità in cui credono di essere catturati a ogni scattocome se la vita si potesse giustificare con delle posementre io...
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