Quattro poesie da Yellow di Andrea Breda Minello (Oèdipus, 2018).
Quando lo sguardo
non si cerca
e il tempo si dilata
Le mani restano a percorrere
la seduzione oscura
dell’angelo
*
Come fosse
del tutto normale
accarezzarti il collo
con il pretesto di toglierti
l’impurità della notte dal corpo
Come fosse
del tutto normale
(lo senti il mio odore?)
generare implosioni lattee
al solo sfiorarsi le mani…
e desiderare ogni parte di te
confluire nel genoma dell’universo
*
La tua mano
come il mistrale
confonde
i nostri ruoli artifciali
mi sfiora
per paura si ritrae
hai dimenticato il mondo
per un istante
volendo abbandonarti al
gesto semplice della seduzione
prima di tornare
ad essere tormento l’uno per l’altro
ragazzo mio
*
Una tigre bianca
rapida
…………ci insegue
ma – ti dico – è
soltanto un gioco
Non ti fermi:
corro accanto alla tua luce
La casa è una quercia millenaria
la tigre è il lare della foresta
sull’orlo del mondo
un lago e noi
stesi per mano a percorrere
la notte illune del bosco
ci scambiamo il respiro vivo di Dio
Immagine: Stanley Whitney, In the Color, 2018.
Maria Borio è nata nel 1985 a Perugia. È dottore di ricerca in letteratura italiana contemporanea. Ha pubblicato le raccolte Vite unite ("XII Quaderno italiano di poesia contemporanea", Marcos y Marcos, 2015), L’altro limite (Pordenonelegge-Lietocolle, Pordenone-Faloppio, 2017) e Trasparenza (Interlinea, 2019). Ha scritto le monografie Satura. Da Montale alla lirica contemporanea (Serra, 2013) e Poetiche e individui. La poesia italiana dal 1970 al 2000 (Marsilio, 2018).