Quando ho compiuto cent’anni

da | Set 24, 2016

Volevo partire per un immenso viaggio, viaggiando giorno e notte entro l’ignoto finché, dimenticando il mio antico sé, non fossi entrato in possesso di un sé nuovo, uno che magari mi era sfuggito in uno dei miei viaggi precedenti. Ma fare il primo passo era al di là delle mie forze. Me ne stavo sdraiato a letto, incapace di muovermi, meditando, come si fa alla mia età, sulla natura della malinconia – su come s’insinua nello spirito, come disincarna la volontà, su come confina i sensi nel gelo del crepuscolo, su come persino le migliori e le peggiori intenzioni avvizziscono nella sua morsa. Io continuavo a fissare il soffitto, poi d’improvviso sentii un getto d’aria fredda, e scomparvi.

When I Turned a Hundred

I wanted to go on an immense journey, to travel night and day into the unknown until, forgetting my old self, I came into possession of a new self, one that I might have missed on my previous travels. But the first step was beyond me. I lay in bed, unable to move, pondering, as one does at my age, the ways of melancholy – how it seeps into the spirit, how it disincarnates the will, how it banished the sense to the chill of twilight, how even the best and worst intentions wither in its keep. I kept staring at the ceiling, then suddenly felt a blast of cold air, and I was gone.

Caporedattrice Poesia

Maria Borio è nata nel 1985 a Perugia. È dottore di ricerca in letteratura italiana contemporanea. Ha pubblicato le raccolte Vite unite ("XII Quaderno italiano di poesia contemporanea", Marcos y Marcos, 2015), L’altro limite (Pordenonelegge-Lietocolle, Pordenone-Faloppio, 2017) e Trasparenza (Interlinea, 2019). Ha scritto le monografie Satura. Da Montale alla lirica contemporanea (Serra, 2013) e Poetiche e individui. La poesia italiana dal 1970 al 2000 (Marsilio, 2018).