Sono uscito all’alba, dopo tanto tempo. Roma mi sembrava un’altra città, solo per aver io cambiato abitudine. I papi e i santi enormi in cima a San Giovanni in Laterano dorati dai primi raggi del sole. Ritrovo qui, materno, un vecchio originale orinatoio. Leggo un manifesto per le nuove “linee celeri” di autobus. Un abitante di questo rione ha tracciato un’altra linea sopra quelle esistenti che finisce qui a San Giovanni, e ha scritto: “San Giovanni, mai?” Penso a un buon ragioniere offeso come un bambino che non ha avuto la marmellata. Entro nella Basilica. Poca gente. Qualcuno chiede la “comunione”. Quando esco la luce è più forte e il sole colpisce in pieno la piazza dove mi vengono incontro alcuni ragazzi con i libri di scuola. Mi sento come estraneo e allora nasce il desiderio di osservare, ma freddo e non convinto. Le mie passioni per il caldo sangue umano cedono forse il posto a un interesse, più freddo, per le arti, i monumenti? E allora li vedo così, questi ragazzi: diversi fra loro, anche. Freddi come quest’aria di novembre. Ho notato, in uno o due, il piccolo segno su i calzoni. Una cosa innocente, naturale. Lontano da un tempo. Lontano si lascia adesso correre, non ne rivedo il viso. In “piazza Vittorio” trovo i soliti capitelli, colonne spezzate sul vasto terreno delle aiuole. Ma Roma non ci parla che di questo? Ed io osservo. Ma davvero sto salutando il paese dei ragazzi, che lì vicino alle antiche colonne s’interessano alla macchina per “misurare la propria forza”? Ma no, ma no: ritornerò in questa cartoleria per comprare la fotografia di questo piccolo attore che mi sembra di una bellezza straordinaria. Addio colonne, addio chiese: un ragazzo di nuovo, e cinematografo.
Roma, 10 nov.[embre 1939] prima dell’alba.
Maria Borio è nata nel 1985 a Perugia. È dottore di ricerca in letteratura italiana contemporanea. Ha pubblicato le raccolte Vite unite ("XII Quaderno italiano di poesia contemporanea", Marcos y Marcos, 2015), L’altro limite (Pordenonelegge-Lietocolle, Pordenone-Faloppio, 2017) e Trasparenza (Interlinea, 2019). Ha scritto le monografie Satura. Da Montale alla lirica contemporanea (Serra, 2013) e Poetiche e individui. La poesia italiana dal 1970 al 2000 (Marsilio, 2018).