Nel più alto campo di battaglia (Grande Guerra /7)

da | Lug 23, 2014

Nel più alto campo di battaglia
Della Prima guerra mondiale,
Ai tremilaseicento dell’Ortles-Cevedale,
Dove fu morte sotto le valanghe
O dentro i tunnel scavati nel ghiaccio
Da entrambi i contendenti bombardati,
I tre asburgici trovati ieri
Mummificati con le bombe a mano
In numero di ottanta, venticinque
Chili di esplosivo e più di mille cartucce,
Paiono macchine da sopravvivenza
Per ramificazione di licheni
Propagati dalle vette
Mentre il flusso dei detriti
Riflette spicchi rossi dall’aurora.
Che altro si potrebbe chiedere
– In attesa che il genio militare
Faccia brillare l’esplosivo –
A una natura
Che tanto si cura
Delle sue creature?

Il nostro dossier sulla Grande Guerra ha fino ad ora proposto:
Giuseppe Ungaretti, In dormiveglia (Grande Guerra /1)
Georg Trakl, Grodek (Grande Guerra /2)
Camillo Sbarbaro, Trucioli, 27 (Grande Guerra /3)
Clemente Rebora, Voce di vedetta morta (Grande Guerra /4)
Rupert Brooke, Fragment (Grande Guerra /5)
Piero Jahier, Ritratto del soldato Somacal Luigi (Grande Guerra /6)

 

Caporedattrice Poesia

Maria Borio è nata nel 1985 a Perugia. È dottore di ricerca in letteratura italiana contemporanea. Ha pubblicato le raccolte Vite unite ("XII Quaderno italiano di poesia contemporanea", Marcos y Marcos, 2015), L’altro limite (Pordenonelegge-Lietocolle, Pordenone-Faloppio, 2017) e Trasparenza (Interlinea, 2019). Ha scritto le monografie Satura. Da Montale alla lirica contemporanea (Serra, 2013) e Poetiche e individui. La poesia italiana dal 1970 al 2000 (Marsilio, 2018).