Marilina Ciaco, Intermezzo e altre sinapsi

da | Dic 12, 2020

Quattro poesie.

E il mio piccolo spazio romba garbatamente di nuovo. Voi direte che è nella mia testa, e in effetti spesso ho l’impressione di essere dentro una testa, che queste otto, no, queste sei pareti siano di osso pieno, ma di qui a dire che sia proprio la mia testa, no, questo poi no.

Samuel Beckett, Malone muore (trad.it. di Aldo Tagliaferri)

 

propositi del mese:
incominciare a parlare
favorire l’omeostasi termica
essere con gli altri

 

*

L’omeostasi (dal greco ὅμοιος+στάσις, “simile posizione”) è la tendenza naturale al raggiungimento di una relativa stabilità, sia delle proprietà chimico-fisiche interne che comportamentali, che accomuna tutti gli organismi viventi, per i quali tale regime dinamico deve mantenersi nel tempo, anche al variare delle condizioni esterne, attraverso precisi meccanismi autoregolatori.

In molti processi biologici, l’omeostasi mantiene la concentrazione chimica di ioni e molecole, e permette alla cellula di sopravvivere.

In fisica, l’omeostasi permette di regolare altri parametri quali temperatura o energia.

Di solito questo termine viene usato in biochimica, per indicare l’equilibrio di una composizione chimica ottimale tra liquidi diversi e separati da membrane, ad esempio le membrane cellulari. Un esempio classico è la separazione tra plasma sanguigno, liquido interstiziale e liquido intracellulare.

In fisiologia, la legge dell’equilibrio di massa dice che se la quantità di una sostanza in un organismo deve rimanere costante, ogni aumento deve venir compensato da una perdita di pari entità. In tale ultima accezione Maslow la pone tra le cinque esigenze poste al primo segmento della sua “Piramide dei bisogni”.

 

*

ripensarsi come sistema semi-aperto
ridimensionare il ciclo delle verifiche
inserire, fra le strategie e gli atti, uno scarto

ampliare le proprie zone di comfort
imparare a parlare in pubblico in cinque mosse
imparare a nuotare

 

*

ha iniziato a parlare dicendo
non è mai abbastanza
non è mai
quando la violenza delle cose sancisce l’esigenza di
modularsi o imbambolarsi
nei più meno meno……………………………….dire qualcosa per
…………………………………………determinare la frequenza
…………………………………………sintonizzarsi su

allora conta fino a centodieci per sentire se l’apparecchio
FUNZIONA se f(x) non è un numero immaginario
immagina un mondo di mutismo o di sole consonanti
………………………………………….pronunciare quasi senza aprire la bocca
………………………………………….senza apparire

[LOVE your own performance]

[non possiede proprie fotografie nelle quali siano percepibili i DENTI]

quando la potenza timbrica si abbassa di + – 27 decibel
immagina di dormire in posizione fetale
fissata accovacciata su un piccolo setaccio sospeso su
qualche porzione di atmosfera altamente rarefatta
guardando in basso + – puoi vedere le nuvole

à rebours
au revoir