María Auxiliadora Álvarez, Partículas de un corazón estallado

da | Gen 29, 2021

Quattro poesie nella traduzione inedita di Lucia Cupertino.

 

Poesia inedita

è notte

scrivo per i morti
da una nave varata
nel deserto

(non pronuncerò queste parole
né le conserverò per iscritto)

(perché ciò che resta fermo
ha già raggiunto la sua destinazione)
È notte

e la sabbia fredda
circonda la chiglia incagliata

io scrivo da qui
per altre navi

varate a metà strada
per uno sbaglio

 

 

es de noche

 

escribo para los muertos

desde un barco varado

en el desierto

 

(no pronunciaré estas palabras

ni las guardaré por escrito)

 

(porque lo que está detenido

ya ha alcanzado su destino)

Es de noche

 

y la arena fría

rodea la quilla encallada

 

yo escribo desde aquí

para otros barcos

 

varados a medio camino

por una equivocación

 

 

 

da Piedra en :U, Barcelona, Candaya, 2016

 

disaccordo

(a mia sorella)

 

(il ruggito

assordante

del mare

si interpone

fra

noi due)

io le dico:

  credo

che siamo

affogate

lei risponde:

no

non siamo

affogate

io le dico:

giacciamo

assieme

sul fondo

del mare

lei risponde:

no

Stiamo in piedi

sulla riva

io le dico:

in realtà

credo

che già

stiamo annegando

lei risponde:

no

Stiamo

respirando

molto bene

io le dico:

a me

non

arriva

aria

lei risponde:

io ho

aria

 per

tutte e due

 

desacuerdo

(a mi hermana)

 

(el rugido

ensordecedor

del mar

se interpone

entre

las dos)

yo le digo:

 creo

que estamos

ahogadas

ella responde:

no

No estamos

ahogadas

yo le digo:

yacemos

a la par

en el fondo

del mar

ella responde

no

Estamos de pie

en la orilla

yo le digo:

de verdad

creo

que ya

nos ahogamos

ella responde:

no

Estamos

respirando

muy bien

yo le digo:

a mí

no

me entra

aire

ella responde:

yo tengo

aire

 para

las dos

 

 

da: El eterno aprendiz. Caracas, Bid&Co Editores, 2006

 

l’eterno apprendista

 

forse nel silenzio c’è luce

uno spiraglio d’illuminazione necessaria

un’acquiescenza

 

il mistero ha la sua pazienza

la sua forza

i suoi gemiti antichi

 

forse l’osso del mistero è uno

il suo osso scolpito

la sua memoria solitaria

 

uno

lo scriba dell’ignoto

l’alunno dell’orecchio

il figlio dell’occhio

a leggere i suoi appunti

studiare le sue memorie

 

uno

l’eterno apprendista

il dito contabile

a infilare i fili invisibili

e intrecciare l’ignoranza

 

 

el eterno aprendiz

 

quizá en el silencio haya luz

un resquicio de iluminación necesaria

una aquiescencia

 

el misterio tiene su paciencia

su fuerza

sus gemidos antiguos

 

quizá el hueso del misterio sea uno

 

su hueso tallado

su memoria solitaria

 

uno

el escribiente de lo desconocido

el alumno del oído

el hijo del ojo

leyendo sus apuntes

estudiando sus memorias

 

uno

el eterno aprendiz

el dedo contable

enhebrando hilos invisibles

para trenzar el desconocimiento

 

l’infinito

 

un cuore scoppiato

tocca tutti gli strati del sottosuolo

e dello spazio siderale

 

un cuore scoppiato

scopre tiepide grotte

e gelide vette

 

un cuore scoppiato

mangia e spartisce

polvere e rugiada

 

un cuore scoppiato

raggiunge le più dissimili forme

 

e l’infinito

 

le particelle di un cuore scoppiato

finalmente si acquietano

si posano soavemente

prendono residenza

 

 

el infinito

 

un corazón estallado

toca todas las capas del subsuelo

y del espacio sideral

 

un corazón estallado

descubre tibias grutas

y heladas alturas

 

un corazón estallado

come y reparte

polvo y rocío

 

un corazón estallado

alcanza las más disímiles formas

 

y el infinito

 

las partículas de un corazón estallado

finalmente se aquietan

se posan suavemente

escogen residencia

 

 

María Auxiliadora Álvarez (Caracas, Venezuela, 1956). Poetessa, saggista e professoressa di letteratura ispanoamericana negli Stati Uniti. Sin dal suo primo libro Cuerpo (1985) è stata segnalata tra le voci più originali del panorama poetico contemporaneo del continente latinoamericano. Autrice di Mis pies en el origen (1978), Inmóvil (1996), Pompeya (2003), El eterno aprendiz (2006) e più recentemente Un día más de lo invisible (2019), Piedra en:U: (2016), tra gli altri. La sua poesia è stata tradotta in varie lingue, tra cui inglese, francese, cinese, coreano e romeno.

NB: In alcuni casi non è stato possibile manterener la grafica dell’originale. Ci scusiamo per l’inconveniente.

 

Immagine: Nicola Pucci.