Mancanza

da | Nov 22, 2017

Tre poesie inedite.

Ci metterò del tempo a entrare nel mondo
ma forse non m’importa,
forse non sono mai stata qui
e nessuno lo è davvero,
come contasse qualcosa sapersi vivi.
Amo i colori violenti del giorno che muore,
le indistinte strade del mio quartiere nelle ore di buio,
lo sfaldarsi delle cose nella musica
e l’odore lontano delle veglie e dei ricordi
che non bruciano più.

*

Ho l’impressione di lottare contro le pietre,
il futuro si spalanca negli occhi
ma le viscere sono fredde,
l’unico spazio possibile è lontano,
l’unico tempo possibile è mai,
quando sono con loro non esiste nient’altro,
la mente mia è labile,
non regge gli sbalzi,
schiva l’umana presenza,
mi costringe a frasi fatte e sorrisi di circostanza
mentre dentro ancora molta terra miseramente brucia
e in ogni istante la pelle viene via.

*

Ho paura di smembrarmi
gli altri sono bocche
frammenti di specchi
che tagliano il mare.

Immagine: Opera di Ron Mueck.

Caporedattrice Poesia

Maria Borio è nata nel 1985 a Perugia. È dottore di ricerca in letteratura italiana contemporanea. Ha pubblicato le raccolte Vite unite ("XII Quaderno italiano di poesia contemporanea", Marcos y Marcos, 2015), L’altro limite (Pordenonelegge-Lietocolle, Pordenone-Faloppio, 2017) e Trasparenza (Interlinea, 2019). Ha scritto le monografie Satura. Da Montale alla lirica contemporanea (Serra, 2013) e Poetiche e individui. La poesia italiana dal 1970 al 2000 (Marsilio, 2018).