Macchina inutile

da | Set 22, 2018

Una macchina per far rumore,
che si scrolla e supplica e proclama,
non soltanto per farvi tacere,
forse non perch’io mi diverta,
costruita di parole spaesate
per scolorirsi a vicenda,
per entrar nel fitto del grano
per bucarvi tutti i chicchi,
per passare attraverso i buchi
per pomparvi l’acqua imprendibile
che scorre e borbotta zitta,
macchina per captar quel silenzio
e mettervene un po’ nell’orecchio
con gran colpi d’ala inutili.

Machine inutile

Une machine à faire du bruit,
qui s’ébroue et supplie et proclame,
pas seulement pour vous faire taire,
peut-être pas pour m’amuser,
construite en mots dépaysés
pour se décolorer l’un par l’autre,
pour entrer dans l’épais du grain
pour y trouer tous les grains,
pour y passer par les trous
pour y pomper l’eau imprenable
dont le courant gronde sans bruit,
machine à capter ce silence
pour vous en mettre dans l’oreille
à grands coups d’ailes inutiles.

Caporedattrice Poesia

Maria Borio è nata nel 1985 a Perugia. È dottore di ricerca in letteratura italiana contemporanea. Ha pubblicato le raccolte Vite unite ("XII Quaderno italiano di poesia contemporanea", Marcos y Marcos, 2015), L’altro limite (Pordenonelegge-Lietocolle, Pordenone-Faloppio, 2017) e Trasparenza (Interlinea, 2019). Ha scritto le monografie Satura. Da Montale alla lirica contemporanea (Serra, 2013) e Poetiche e individui. La poesia italiana dal 1970 al 2000 (Marsilio, 2018).