L’inatteso

da | Lug 21, 2018

Non faccio poi granché contro il demonio:
lavoro, e se alzo a volte gli occhi su dal mio
lavoro, vedo la luna prima che sia chiaro.

Così, che brillio resta di un inverno?
All’alba esco di casa, e dove arriva
la vista più sottile, tutto è neve,
l’erba si piega a quel muto saluto,
là si rivela ciò che era insperato.

L’inattendu

Je ne fais pas grand-chose contre le démon:
je travaille, et levant les yeux parfois de mon
travail, je vois la lune avant qu’il fasse clair.

Que reste-t-il ainsi qui brille d’un hiver?
A la plus petite heure du matin je sors,
la neige emplit l’espace jusqu’aux plus fins bords,
l’herbe s’incline devant ce muet salut,
là se révèle ce que nul n’espérait plus.

Caporedattrice Poesia

Maria Borio è nata nel 1985 a Perugia. È dottore di ricerca in letteratura italiana contemporanea. Ha pubblicato le raccolte Vite unite ("XII Quaderno italiano di poesia contemporanea", Marcos y Marcos, 2015), L’altro limite (Pordenonelegge-Lietocolle, Pordenone-Faloppio, 2017) e Trasparenza (Interlinea, 2019). Ha scritto le monografie Satura. Da Montale alla lirica contemporanea (Serra, 2013) e Poetiche e individui. La poesia italiana dal 1970 al 2000 (Marsilio, 2018).