L’eroe-Limite – Poeti francesi contemporanei /4

da | Mar 29, 2016

Poesie da Héros-Limite (1953), Le chant de la carpe (1973) e Paralipomènes (1976), infine raccolte da Gallimard (2001). Traduzioni dal francese a cura di Federico Pietrobelli e Sarah Ventimiglia.

QUARTO D’ORA
DI CULTURA METAFISICA

I

Adagiata sul vuoto
a pennello sulla morte
idee tese
la morte stesa al di sopra della testa
la vita tenuta da due mani

Elevare insieme le idee
senza raggiungere la verticale
e portare al contempo la vita
davanti al vuoto ben teso
Marcare una battuta d’arresto
e riportare idee e morte alla posizione di partenza
Non staccare il vuoto dal suolo
tenere idee e morte tese

II

Angosce divaricate
la vita al di sopra della testa

Flettere il vuoto in avanti
facendo una torsione a sinistra
per portare i fremiti incontro alla morte
Tornare alla posizione di partenza
Conservare le angosce tese
e avvicinare il più possibile
vita a morte

III

Idee divaricate
fremiti lievemente in fuori
la vita dietro le idee

Elevare le angosce tese
al di sopra della testa
Marcare una battutina d’arresto
e riportare la vita al suo punto di partenza
Non abbassare i fremiti
e conservare il vuoto molto indietro

IV

Morte divaricata
vuoto al didentro
vita dietro alle angosce

Flettere la morte a sinistra
raddrizzarla
e senza sosta fletterla a destra
Evitare di voltare i fremiti
conservare le idee tese
e la morte oltre

V

Stesa a pennello sulla morte
la vita in mezzo alle idee

Staccare l’angoscia dal suolo abbassando la morte
tirando le idee all’indietro
per sollevare i fremiti
Marcare una battutina d’arresto
e tornare alla posizione di partenza
Non staccare la vita dall’angoscia
Tenere il vuoto teso

VI

In piedi
le angosce congiunte
vuoto che cade adagio adagio
da ogni lato della morte

Saltellare sui fremiti in leggerezza
alla maniera d’un proiettile che rimbalza
Lasciare le angosce duttili
Non intirizzirsi
tutte le idee in relax

VII

Vuoto e morte sporti in avanti
angosce riportate lievemente flesse
davanti alle idee

Respirare in profondo nel vuoto
rigettando vuoto e morte all’indietro
Al contempo
aprire la morte da ogni lato delle idee
vita e angosce in avanti
Marcare una battuta d’arresto
aspirare tramite il vuoto

Espirare inspirando
inspirare espirando

(traduzione di Federico Pietrobelli)

*

CHI VEDETE?

Non vediamo nessuno

Vediamo talvolta qualcuno

come qualcuno che si vede
o quanto meno come qualcuno
che si vede talvolta
Talvolta vediamo qualcuno
ma in generale
non vediamo nessuno
Quando vediamo qualcuno
non vediamo nessuno
ma nessuno vede
che non vedendo nessuno
si vede sempre qualcuno
Si vede proprio che ci vediamo
perché noi ci vediamo talvolta
benché non sempre per vedersi
e ancora meno per vedere
che non ci si vede
Come se nessuno vedesse
Qualcuno vede tuttavia
che non ci vediamo
e che vediamo tuttavia qualcuno
Talvolta
Come se non vedessimo nessuno
e come se vedessimo tuttavia
qualcuno
Ma in generale
non vediamo nessuno
anche quando vediamo qualcuno
e quando qualcuno vede
che non vediamo nessuno

(traduzione di Sarah Ventimiglia)

*

LA FINE DEL MONDO

il suo corpo lieve

I

Il suo corpo lieve
è la fine del mondo?
è un errore
è una delizia che scivola
fra le mie labbra
accanto al ghiaccio
ma l’altro pensava:
è solo una colomba che respira
comunque sia
là dove sono
succede qualcosa
in una posizione delimitata dalla bufera

II

Accanto al ghiaccio è un errore
là dove sono è solo una colomba
ma l’altro pensava:
succede qualcosa
in una posizione delimitata
che scivola fra le mie labbra
è la fine del mondo?
è una delizia comunque sia
il suo corpo lieve respira per la bufera

III

In una posizione delimitata
accanto al ghiaccio che respira
il suo corpo lieve che scivola fra le mie labbra
è la fine del mondo?
ma l’altro pensava: è una delizia
succede qualcosa comunque sia
per la bufera è solo una colomba
là dove sono è un errore

IV

È la fine del mondo che respira
il suo corpo lieve? ma l’altro pensava:
là dove sono accanto al ghiaccio
è una delizia in una posizione delimitata
comunque sia è un errore
succede qualcosa per la bufera
è solo una colomba
che scivola fra le mie labbra

V

È solo una colomba
in una posizione delimitata
là dove sono per la bufera
ma l’altro pensava:
chi respira accanto al ghiaccio
è la fine del mondo?
comunque sia è una delizia
succede qualcosa
è un errore
che scivola fra le mie labbra
il suo corpo lieve

(traduzione di Federico Pietrobelli)

Yves Bonnefoy, L’ora presente (Poeti francesi contemporanei /1)
Guy Goffette, Elogio per una cucina di provincia – Poeti francesi contemporanei /2
Philippe Latreille, Maree Basse – Poeti francesi contemporanei /3

Immagine: Jonathan Monk, Senza Titolo III, 2012.

Caporedattrice Poesia

Maria Borio è nata nel 1985 a Perugia. È dottore di ricerca in letteratura italiana contemporanea. Ha pubblicato le raccolte Vite unite ("XII Quaderno italiano di poesia contemporanea", Marcos y Marcos, 2015), L’altro limite (Pordenonelegge-Lietocolle, Pordenone-Faloppio, 2017) e Trasparenza (Interlinea, 2019). Ha scritto le monografie Satura. Da Montale alla lirica contemporanea (Serra, 2013) e Poetiche e individui. La poesia italiana dal 1970 al 2000 (Marsilio, 2018).