La collera degli ermellini (sull’analogia) – Le forme della poesia /7

da | Feb 24, 2017

La collera degli ermellini è un inedito dalla raccolta Ipotesi di felicità di Alberto Pellegatta, in uscita per Lo Specchio Mondadori.

a Geoffrey Chaucer e Jack Underwood

L’ermellino assomiglia alla donnola, e quindi a un bicchiere di latte bollito o, per gli inglesi, alle caviglie di una ragazza castana. Detesta le zone agricole, passa le giornate nel buco di un muro a guardare il panorama immobile dei fiumi che scorrono. Lungo le pareti arcua il dorso ben più dei gatti. Un contadino, incontrandone due esemplari, ne ferì uno a sassate, per poi venire attaccato alla nuca dall’altro. Al loro grido ne sbucarono molti altri dai cespugli, e per poco il tizio non ci rimase secco. Il loro numero varia di anno in anno e le lumache sono responsabili di questo fenomeno: durante le annate piovose gli ermellini se ne nutrono, anche se a volte queste ospitano un parassita letale, l’analogia.

Umberto Fiori, Quattro righe sulla similitudine – Le forme della poesia /1
Fabio Pusterla, «Avrei voluto parlare senza immagini» – Le forme della poesia /2
Marco Malvestio, Iperbato, o della complessità – Le forme della poesia /3
Carlo Bordini, Libertà e figure retoriche – Le forme della poesia /4
Marco Corsi, Una lunghissima similitudine – Le forme della poesia /5
Roberto Cescon, Antitesi, una crepa tra dentro e fuori – Le forme della poesia /6

Caporedattrice Poesia

Maria Borio è nata nel 1985 a Perugia. È dottore di ricerca in letteratura italiana contemporanea. Ha pubblicato le raccolte Vite unite ("XII Quaderno italiano di poesia contemporanea", Marcos y Marcos, 2015), L’altro limite (Pordenonelegge-Lietocolle, Pordenone-Faloppio, 2017) e Trasparenza (Interlinea, 2019). Ha scritto le monografie Satura. Da Montale alla lirica contemporanea (Serra, 2013) e Poetiche e individui. La poesia italiana dal 1970 al 2000 (Marsilio, 2018).