La bella vita

da | Mag 12, 2021

Sette poesie in anteprima da “La bella vita” di Antonio Turolo, in uscita oggi nella collana “novecento/duemila”, a cura di Diego Bertelli e Raoul Bruni, per Le Lettere.

 

 

 

era potuto uscire per un premio

il fine settimana dalla clinica

 

se ne accorse la madre nel sentire

la stessa nota dalla pianola elettrica

 

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vedi di stare attento un’altra volta

mi sgrida nella morgue dell’ospedale

per lui routine, ma per me no, il necroforo

 

mi mordo i labbri fino a fare sangue

resisto a dirgli

non c’è un’altra volta

 

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aveva sete, e allungò la mano

di notte, senza accendere la luce

 

per uno di quei casi della vita

la bottiglia dell’acqua era vicina

accanto al letto all’acido fluoridrico

 

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              varcando in automobile il cancello

della sua nuova casa aveva visto

lo scivolo, una fonte di pericolo 

per la sua nuova vita concepita

 

lo scivolo lo aveva antiveduto 

non il cancello automatico

 

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LA BELLA VITA

 

se un cliente si lamenta al bar

del caffellatte che gli è andato a male 

Glielo sostituisco subito signore

 se sempre lui diventa un’abitudine 

Si tenga i soldi, basta che non torni   

 

sembrava solamente un po’ lunatico

si era comprato anche una grossa moto

litigando coi suoi a tal proposito

 

le cose corsero:

andò in germania per via della lingua

non imparò il tedesco, perché stava

al ristorante per fare lo splendido

da londra portò a casa una borsetta

con il marchio di harrods bene in vista  

 

smisero di pagargli le bollette

gli tolsero la luce i fornitori                                 

lo vedo in treno chiedere dei soldi

con tono monocorde mi confida

la percentuale di invalidità 

insufficiente all’ente pensionistico



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noi abbiamo la casa                                      

                                   ripetevi

contenta, come rassicurazione

 

adesso che ti parlo solo io

ho del pudore a rivelarti che

in questa casa mi hai murato dentro 



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ZURBARÁ

 

quanto alla mia vecchiaia, 

mi piacerebbe avvolgermi in un saio

nel refettorio la scritta SILENTIUM

con i miei confratelli tutti intorno