il corpo sa che capire è soltanto una parola

da | Lug 14, 2015

Selezione di inediti dal terzo libro in progress.

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127.

il corpo si fissa allo specchio non per compiacersi
ma per decrittare l’enigma dell’occhio che non guarda
eppure vede in assoluto: senza domanda e senza risposta
come una finestra lasciata spalancata sul fiume

*

111.

il corpo è come se inciampasse nella sua psiche: reazioni
non desiderate vanno a ferire altre menti allontanandone
i corpi. non si scioglie la sedimentazione degli anni
e piccole o grandi corazze difendono anche in assenza
di attacchi come tracce di parole ridotte a gesti o a tic
la mente ha tanti strati quanto l’archeologia che il corpo
porta con sé: il rettile e il bambino stanno a tavola con noi

*

116.

il corpo sa che capire è soltanto una parola: in quasi
tutto ciò che accade soprattutto se riguarda l’umano
è solo un’ipotesi la ricostruzione. il disaccordo è in fondo
inspiegabile almeno quanto l’accordo nessuno sa cosa
in realtà comprende ma l’importante è il fluire in comune

*

128.

il corpo sa che pur coprendo l’arco dei giorni nella più
immanente delle incarnazioni non potrà lenire neanche
di poco il dolore di ciò che consumandosi finisce: non c’è
modo se non c’è altro e il corpo sa senza dirlo che tutto è [qui

Immagine: Tim Lee, Solo, Merce Cunningham, 1953, 2010.

Caporedattrice Poesia

Maria Borio è nata nel 1985 a Perugia. È dottore di ricerca in letteratura italiana contemporanea. Ha pubblicato le raccolte Vite unite ("XII Quaderno italiano di poesia contemporanea", Marcos y Marcos, 2015), L’altro limite (Pordenonelegge-Lietocolle, Pordenone-Faloppio, 2017) e Trasparenza (Interlinea, 2019). Ha scritto le monografie Satura. Da Montale alla lirica contemporanea (Serra, 2013) e Poetiche e individui. La poesia italiana dal 1970 al 2000 (Marsilio, 2018).