Foglie d’erba

da | Set 26, 2017

Foglie d’erba di Walt Whitman è appena uscito in una nuova edizione nei ‘Meridiani’ Mondadori a cura di Mario Corona. Pubblichiamo in anteprima tre traduzioni.

PER LUI IO CANTO

PER lui io canto,
Innalzo il presente sul passato,
(Come dalle radici un albero perenne, il presente sul passato),
Lui col tempo e con lo spazio io dilato, e accorpo le leggi
immortali
Per farlo diventare attraverso di loro legge a se stesso.

PARTENDO DA PAUMANOK

1

PARTENDO da Paumanok, l’isola a forma di pesce dove nacqui,
Ben generato, e cresciuto da una madre perfetta,
Dopo aver vagabondato per tanti paesi, amante dei marciapiedi affollati,
Abitante di Mannahatta, la mia città, ma anche delle savane del Sud,
O in tenda con gli altri soldati o in marcia con zaino e fucile in spalla, o minatore in California,
O nel mio rustico rifugio nei boschi del Dakota, cibandomi di selvaggina, bevendo alla sorgente,
O ritirato in qualche profondo recesso a riflettere e a meditare,
Lontano dal clamore delle folle, passando momenti rapiti e felici,
Ben conoscendo il fresco e generoso fluire del Missouri,
ben conoscendo il possente Niagara,
Ben conoscendo i branchi di bisonti al pascolo nelle pianure,
il toro irsuto e dal petto poderoso,
Esperto di terra, pietre, fiori del Quinto Mese, stelle e pioggia e neve mio eterno stupore,
Avendo studiato i trilli del mimo poliglotta e il volo del falco di montagna,
E udito all’alba fra i cedri palustri l’impareggiabile tordo eremita,
Io, solitario, cantando nel West, intono il preludio a un Nuovo Mondo.

CANTO DI ME STESSO

1

IO CELEBRO me stesso, e canto me stesso,
E quel che io do per scontato anche voi lo dovete dare per scontato,
Poiché ogni atomo che appartiene a me appartiene tal quale a voi.

Pigramente indugio e invito l’anima mia,
Mi chino e indugio a piacer mio osservando uno stelo d’erba estiva.

La mia lingua, ogni atomo del mio sangue, formati da questo suolo, da quest’aria,
Nato qui da genitori nati qui come i loro genitori e progenitori,
Io, all’età di trentasette anni in perfetta salute incomincio,
Sperando di non smettere fino alla morte.

Fedi e scuole in sospeso,
Per un momento me ne tiro indietro, sazio di loro ma senza mai scordarle,
Nel bene o nel male, lasciandola parlare a dispetto di ogni rischio, io accolgo
La Natura senza impedimenti, nella sua energia originaria.

NB: La grafica del sito non ha consentito di riprodurre fedelmente i versetti originali di Whitman. Ci scusiamo per l’inconveniente.

Caporedattrice Poesia

Maria Borio è nata nel 1985 a Perugia. È dottore di ricerca in letteratura italiana contemporanea. Ha pubblicato le raccolte Vite unite ("XII Quaderno italiano di poesia contemporanea", Marcos y Marcos, 2015), L’altro limite (Pordenonelegge-Lietocolle, Pordenone-Faloppio, 2017) e Trasparenza (Interlinea, 2019). Ha scritto le monografie Satura. Da Montale alla lirica contemporanea (Serra, 2013) e Poetiche e individui. La poesia italiana dal 1970 al 2000 (Marsilio, 2018).