Eugenio Montale, Mottetti III

da | Dic 10, 2020

Brina sui vetri; uniti
sempre e sempre in disparte
gl’infermi; e sopra i tavoli
i lunghi soliloqui sulle carte.

Fu il tuo esilio. Ripenso
anche al mio, alla mattina
quando udii tra gli scogli crepitare
la bomba ballerina.

E durarono a lungo i notturni giuochi
di Bengala: come in una festa.

È scorsa un’ala rude, t’ha sfiorato le mani,
ma invano: la tua carta non è questa.