Dopo il dono di Dio vi fu la rinascita…

da | Dic 24, 2018

Dopo il dono di Dio vi fu la rinascita. Dopo la pazienza
dei sensi caddero tutte le giornate. Dopo l’inchiostro
di Cina rinacque un elefante: la gioia. Dopo della gioia
scese l’inferno dopo il paradiso il lupo nella tana. Dopo
l’infinito vi fu la giostra. Ma caddero i lumi e si rinfocillarono
le bestie, e la lana venne preparata e il lupo divorato.
Dopo della fame nacque il bambino, dopo della noia scrisse
i suoi versi l’amante. Dopo l’infinito cadde la giostra
dopo la testata crebbe l’inchiostro. Caldamente protetta
scrisse i suoi versi la Vergine: moribondo Cristo le rispose
non mi toccare! Dopo i suoi versi il Cristo divorò la pena
che lo affliggeva. Dopo della notte cadde l’intero sostegno
del mondo. Dopo dell’inferno nacque il figlio bramoso di
distinguersi. Dopo della noia rompeva il silenzio l’acre
bisbiglio della contadina che cercava l’acqua nel pozzo
troppo profondo per le sue braccia, Dopo dell’aria che
scendeva delicata attorno al suo corpo immenso, nacque
la figliola col cuore devastato, nacque la pena degli uccelli,
nacque il desiderio e l’infinito che non si ritrova se
si perde. Speranzosi barcolliamo fin che la fine peschi
un’anima servile.

Caporedattrice Poesia

Maria Borio è nata nel 1985 a Perugia. È dottore di ricerca in letteratura italiana contemporanea. Ha pubblicato le raccolte Vite unite ("XII Quaderno italiano di poesia contemporanea", Marcos y Marcos, 2015), L’altro limite (Pordenonelegge-Lietocolle, Pordenone-Faloppio, 2017) e Trasparenza (Interlinea, 2019). Ha scritto le monografie Satura. Da Montale alla lirica contemporanea (Serra, 2013) e Poetiche e individui. La poesia italiana dal 1970 al 2000 (Marsilio, 2018).