A cuci e scuci

da | Mar 27, 2018

9.

Alla pari di me, tetto avvampato dal caldo,
e dei miei limiti brevi, e breve percorso,
tu tra la doccia ed il culmine, irsuto mio tetto,
lento t’arrampichi, persisti, resti: e lasci
che parli il cielo, di là da te, per te.

Poi, quando l’ora scottante trapassa, sopra
le buie parole ed il tanfo della solita
vita che tu proteggi, respiri quel poco
che ti dà pace. Questo tu esprimi col tuo
silenzio. Vorrei che così fossero i miei versi.

Caporedattrice Poesia

Maria Borio è nata nel 1985 a Perugia. È dottore di ricerca in letteratura italiana contemporanea. Ha pubblicato le raccolte Vite unite ("XII Quaderno italiano di poesia contemporanea", Marcos y Marcos, 2015), L’altro limite (Pordenonelegge-Lietocolle, Pordenone-Faloppio, 2017) e Trasparenza (Interlinea, 2019). Ha scritto le monografie Satura. Da Montale alla lirica contemporanea (Serra, 2013) e Poetiche e individui. La poesia italiana dal 1970 al 2000 (Marsilio, 2018).