POESIA DEL GIORNO
ecco che così il Cane alato…
ecco che così il Cane alato, ora, pur non conoscendo per quali tramiti egli stesso può portare la fortuna, nè potendo far capire di che cosa han bisogno le anime, tutte, e le sostanze primigenie e le ragazze mattutine, ecco che aurorale spuntò fuori, obliquamente, dal...
Il cuore che non dorme…
Il cuore che non dormedice al cuore che dorme: Abbi paura.Ma io non sono il mio cuore, non ascoltoné do la sorte, so bene che mancarti,non perderti, era l’ultima sventura. (da "Canzonette mortali", 1987)
Per diventare albero…
Per diventare alberofa uscire le gemme dal muschiooccorre un terreno più morbido e cautoe senza veleni. Per questo,compagno che ascolti, conservaqueste parole, segnali del dovedel come dalla morte che incrostaci libera la pioggia che increspa.È solo il senso che...
Ariosto
In Europa fa freddo. In Italia è scuro. Il potere è ripugnante come le mani del barbiere. Oh, si potesse spalancare quanto prima sull’Adriatico un’ampia finestra. Sulla rosa muschiata un ronzio d’ape, nella steppa a mezzogiorno la cavalletta muscolosa. Pesano i ferri...
I santi contadini di Matera
Anima di lupo anticoassassinato davanti le porteil giorno della fame più crudele,vicina ti ridesti a noi soffusanel tuono del tristo orologioe brami pane e cipolla, e mieleall’ultima ferita del corvo.E che strazio nell’aria le campaneche ci pungono d’aghi il nostro...
Addosso al viso mi cadono le notti…
Addosso al viso mi cadono le nottie anche i giorni mi cadono sul viso.Io li vedo come si accavallanoformando geografie disordinate:il loro peso non è sempre uguale,a volte cadono dall’alto e fanno buche,altre volte si appoggiano soltantolasciando un ricordo un po’ in...
La campana di vetro
Vidi la mia vita diramarsi davanti a me come il verde albero di fico del racconto.Dalla punta di ciascun ramo occhieggiava e ammiccava, come un bel fico maturo, un futuro meraviglioso. Un fico rappresentava un marito e dei figli e una vita domestica felice, un altro...
Maestra di enigmi…
Maestra di enigmi Affermate che basta una parola E quella sola che nessuno ha – Lei che trasvola via dalla memoria Lucciola albale e falena È nera spina di pena Brùscolo a un occhio di storia – Venisse al mio parlare Èffeta e poi per sempre bocca muta Al servo vostro...
Mio angelo…
Mio angelo, io non seppi mai quale angelofosti, o per quali vie storte ti amaio venerai, tu che scendendo ogni gradinosembravi salirli, frustarmi, mostrarmiuna via tutta perduta alla ragione, quandofacesti al caso quel che esso riprometteva,cioè mi lasciasti. Non...
Inverno
È notte, inverno rovinoso. Un pocosollevi le tendine, e guardi. Vibranoi tuoi capelli selvaggi, la gioiati dilata improvvisa l’occhio nero;che quello che hai veduto – era un’immaginedella fine del mondo – ti confortal’intimo cuore, lo fa caldo e pago.Un uomo si...
Sono venuto a prendere la vostra voce
Sono venuto a prendere la vostra voce, le vostre costruite note che fuoriescono dalla gola con gesticolazioni secche, meccaniche, sono venuto a prendere il palo assiale sebbene sia inflessibilmente eretto; quando apro la mia bocca, la luce verrà vi entrerà come una...
È calda così la malva
È rimasto l’odoredella tua carne nel mio letto.È calda così la malvache ci teniamo ad essiccareper i dolori dell’inverno.
Parolerie
Le parole – bambine piccole, molestano, fanno male,se le accarezzi ridono, poi subito si ostinano,han fretta di dir tutto, s’imbrogliano, sanno amare,diventan grido, tacciono, nascostamente svelano. Le parole – bambine piccole, a volte si ribellano,sanno dire le...