Un cosmo qualunque

da | Apr 19, 2023

Abitano mondi intermedi
spazi di fisica pura
le cose senza prestigio
gli oggetti senza design
la cravatta per il mio compleanno
le Trabant dei paesi dell’est.
Tèrbano, ma che vorrà dire?
Forse meglio di altri
esprimono una loro tensione
un’aura, si diceva una volta
verso quanto ci circonda.

(da “L’ipotesi circense”, 1995)

Luciano Erba (Milano, 18 settembre 1922 – Milano, 3 agosto 2010) è stato un poeta, critico letterario e traduttore italiano del secondo Novecento, appartenente alla Quarta generazione della Linea Lombarda. È stato docente universitario di letteratura francese e di letterature comparate all'Università Cattolica di Milano. Esordì con Linea K nel 1951; sono seguite poi le raccolte Il bel paese (1955), Il prete di Ratanà (1959), Il male minore (1960), Il prato più verde (1977), Il nastro di Moebius (1980), Il cerchio aperto (1983), Il tranviere metafisico (1987), L'ippopotamo (1989), Variar del verde (1993), L'ipotesi circense (1995), Nella terra di mezzo (2000), Si passano le stagioni (2003), Un po' di repubblica (2005) e Remi in barca (2006). Stilisticamente, Erba si può dire che abbia ripreso la lezione di Jacques Prévert, tenendosi ad equa distanza da neorealismo ed ermetismo. Di conseguenza mantenne uno stile apparente semplice, leggibile, ma al tempo stesso raffinato e sottile. Fu coautore con Piero Chiara dell'antologia di poesia contemporanea Quarta generazione (1954). Nel 2002 la collana "Oscar" della Mondadori ha dedicato a Luciano Erba una raccolta delle opere.