Dio e la natura sono allora in conflitto,
Che la natura presti sogni così malvagi?
Così attenta al tipo che sembra,
Così incurante della vita da single;
Che io, considerando ovunque
Il suo significato segreto nelle sue azioni,
E trovare quello di cinquanta semi
Spesso ne porta solo uno da sopportare,
vacillo dove ho calpestato fermamente,
E cadendo con il mio peso di preoccupazioni
Sulla scala dell’altare del grande mondo
Quel pendio attraverso l’oscurità fino a Dio,
Allungo mani zoppe di fede, e brancolo,
E raccogli polvere e pula e chiama
Per quello che sento è il Signore di tutto,
E fidati debolmente della speranza più grande.
(estratto da “In memoria”, 1850, ora nell’edizione a cura di Saverio Tomaiuolo, Mondadori, 2022)